L’interesse comune è quello di conservare le aziende balneari, seguendo l’evoluzione del settore con l’ausilio di professionisti e consulenti, anche se nel prossimo futuro potrebbe delinearsi un progetto di finanza per la realizzazione di una opera pubblica finalizzata ad incrementare i flussi turistici. Nasce con questa finalità il Consorzio Lidi vastesi che raggruppa quindici stabilimenti storici della Marina.
E’ la prima volta che i balneatori vastesi si mettono insieme per perseguire un obiettivo comune. Nei giorni scorsi il Consorzio è stato costituito ufficialmente davanti al notaio. Il presidente è Domenico Molino, il vice è Domenico Gravina. Gli altri componenti del Cda sono Massimo Di Lorenzo, Rino Pomponio, Paolo Sorgente e Luciano Fiore.
“Il Consorzio è formato da quindici aziende balneari che hanno il titolo concessorio all’anno 2033, oggi cassato al 2027”, spiega Molino, “perché abbiamo fatto questo passaggio? Per due ordini di ragioni: tanto per cominciare abbiamo capito che è il momento di agire non più come singoli, ma come un unico soggetto perché l’interesse comune è quello di conservare le nostre aziende. Non è stato un passaggio semplice, tra l’altro è la prima volta che si verifica una cosa del genere nel settore dei balneatori. Penso che sia una delle poche iniziative in Abruzzo. Lo scopo principale è seguire, avvalendoci di professionisti e consulenti, tutta l’evoluzione della materia che ci porterà a capire quello che succederà dopo i decreti attuativi che il Governo emanerà. Il Consorzio ci faciliterà le relazioni con gli enti pubblici locali, quindi il comune di Vasto e la Regione. Vogliamo creare un percorso che ci porti a decidere quali siano le strade migliori per poter affrontare questo futuro per noi incerto. Al momento c’è una situazione di stallo: l’ultimo decreto legislativo del Governo dà la possibilità ai comuni di posticipare le gare al 2027. Aspettiamo marzo per i decreti attuativi che daranno le linee guida. Al momento c’è una incertezza totale: l’unica certezza è che a fine anno non dobbiamo più andare a gara”.
Si delinea anche un progetto di finanza. “E’ una delle ipotesi in campo”, riprende Molino, “vorremmo realizzare un’opera di pubblica utilità su Vasto Marina che possa dare l’opportunità di aumentare i flussi turistici. Stiamo anche pensando ai nostri investimenti privati e quindi alla trasformazione delle nostre strutture in termini di eco-compatibilità cercando di usare materiali tipicamente marini. Dobbiamo creare servizi che diano più sicurezza sulle spiagge a chi fruisce dei nostri stabilimenti, creare maggiore inclusività alle persone con disabilità e ai piccoli animali da affezione. Questo Consorzio nasce proprio per coadiuvare questi progetti e portarci al bando”.
Anna Bontempo (Il Centro)