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I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Vincenzo Suriani, Guido Giangiacomo e Francesco Prospero hanno protocollato un’interrogazione al Sindaco di Vasto, Dott. Francesco Menna, riguardante la recente assegnazione di una consulenza esterna da 26.000 euro da parte del consorzio CIVETA, a professionisti esterni, per la stesura di un “piano finanziario”. Questa scelta ha suscitato notevoli perplessità, considerando che il consorzio dispone già di una struttura interna ben consolidata, con un Direttore Generale retribuito annualmente con 100.000 euro e un Consiglio di Amministrazione attivo e anche esso retribuito con denaro pubblico.
Il Comune di Vasto, che detiene una quota rilevante del 44% nel CIVETA, è chiamato a garantire la corretta gestione delle risorse consortili e a vigilare sulle spese dell’ente.
“L’assegnazione di una consulenza di questo valore è una decisione che appare discutibile – dichiarano i consiglieri di Fratelli d’Italia – specialmente in presenza di figure già incaricate della gestione strategica e operativa del consorzio. Ci chiediamo quale possa essere la reale motivazione di tale spesa e se essa sia stata discussa con i rappresentanti dei Comuni consorziati.”
La notizia, diffusa dai siti di informazione e confermata dalla pubblicazione sull’albo pretorio online del CIVETA, dove appare un affidamento di un incarico datato 25 ottobre 2024, ha alimentato preoccupazioni circa la gestione dei fondi pubblici destinati al consorzio, e come essi – già oggetto di indagini della Corte dei Conti – vengono utilizzati. Secondo i consiglieri di Fratelli d’Italia, è prioritario comprendere le ragioni che hanno portato il CIVETA a ricorrere a consulenze esterne anziché elaborare il piano finanziario con il personale già presente, soprattutto in un momento in cui i cittadini richiedono un uso più efficiente delle risorse pubbliche.
L’interrogazione rivolta al Sindaco si sviluppa in tre quesiti fondamentali:
1. Quali siano le motivazioni specifiche che hanno giustificato l’affidamento della consulenza esterna, nonostante la presenza di una struttura interna, inclusa la figura di un Direttore Generale con un salario annuo di 100.000 euro.
2. Se tale decisione sia stata oggetto di discussione e condivisione con i rappresentanti degli altri Comuni consorziati, per garantire un percorso decisionale trasparente.
3. Quali misure intenda adottare il Comune di Vasto per assicurare un monitoraggio più rigoroso delle spese del CIVETA, in modo da evitare impieghi di risorse economiche che possano apparire ingiustificati.
“Chiediamo risposte chiare e trasparenti”, proseguono i consiglieri di Fratelli d’Italia. “È nostro dovere vigilare affinché ogni euro dei fondi pubblici sia speso in modo responsabile e nell’interesse della collettività. La trasparenza e la buona gestione delle risorse consortili devono essere una priorità condivisa, soprattutto in una fase in cui i cittadini chiedono maggiore responsabilità da parte degli enti locali.”
Fratelli d’Italia ricorda che le scelte gestionali del CIVETA, incluse spese come quella per la consulenza esterna, incidono direttamente sulla TARI, la tassa sui rifiuti che grava pesantemente sui cittadini e su tutte le famiglie del territorio, recentemente già aumentata di oltre il 5% dall’amministrazione Menna.
“Un ulteriore incremento delle spese del consorzio rischia di tradursi in ulteriori aumenti della TARI, che vanno a pesare sui bilanci delle famiglie già provate da rincari e difficoltà economiche,” concludono i consiglieri. Fratelli d’Italia auspica che il confronto su queste spese possa portare a una gestione più oculata, a beneficio dei cittadini e della sostenibilità finanziaria del consorzio stesso.
I Consiglieri di FDI Vincenzo Suriani, Guido Giangiacomo e Francesco Prospero