Da Camillo D’Amico riceviamo e pubblichiamo.
“Sul Civeta si sta consumando una battaglia trasversale Politica ed Istituzionale del tutto indecorosa. A pagarne le spese sono e saranno i poveri cittadini utenti vessati e tartassati da costi ingiustificati. Avevamo un impianto nato come centro di compostaggio e riciclaggio che doveva edificare la virtuosa raccolta differenziata dei rifiuti.
Una giusta intuizione di amministratori comunali locali di parti Politiche diverse che ebbero un intuizione lungimirante. Sottaccio per carità di patria di mea appartenenza chi, in quell’epoca, ne fece un fenomeno di lotta politica atta ad evitare che l’impianto nascesse ubicato laddove oggi sta per poi farne un feudo personale per ridurre il tutto a ‘poltronificio’ di responsabilità gestionali e posti di lavoro.
Rammento amaramente solo il fatto che, parlare di Civeta, per taluni rappresenta la sbrigativa e triste affermazione che ‘ …si è contro’; salvo poi siano amici e compari del sempre stesso gruppo di amici e di interesse affermare che lo si fa ‘… per la tutela del territorio e della tutela dei posti di lavoro ‘.
Posso affermare che in venti lunghi anni di attività Politica ed Istituzionale tra provincia di Chieti e comune di Cupello SEMPRE ho lavorato, con tanti altri amici e compagni di viaggio, per le medesime finalità con particolare occhio di riguardo a quella che era la ‘mission’ originale del Civeta però il settore è particolarmente sensibile ad interessi malavitosi e, quindi, un attento e vigile governo delle attività è piu che mai necessario.
Allora stato attuale manca un chiaro piano industriale strategico ad rilancio dell’attività così come è evidente l’aumento dei costi gestionali e di personale inutile i cui costi si scaricano sulle tasche dei cittadini utenti. Quando si è bocciati nelle elezioni di qualsiasi livello Istituzionale si torna a fare il proprio lavoro in attesa di un eventuale rivincita non cercare di avere costose ‘consolazioni’ a carico della collettività.
Questa è la buona politica non quella di chiedere il soccorso di amici e compari. La vituperata Politica della ‘prima repubblica ‘ questo mi ha imparato”.
Camillo D’Amico