Banner Top
Banner Top

L’avvocato di Jois Pedone: “Non si è suicidato. Ho prove che lo confermano”

La famiglia di Jois Pedone, il 19enne studente di Vasto trovato senza vita la mattina del 22 agosto di due anni fa a Punta Penna vicino ad uno scoglio, che ha sempre rifiutato l’ipotesi del suicidio, ha presentato nei mesi scorsi ricorso contro la proposta di archiviazione avanzata dal sostituto procuratore della Repubblica di Vasto, Vincenzo Chirico.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

A metà ottobre l’avvocato Federica Benguardato del foro di Termoli ha consegnato al gip Anna Rosa Capuozzo nuova documentazione , spiegando perchè è necessario approfondire le indagini sulla morte dello studente. Il legale spiega alla collega del Centro  perchè è importate verificare alcuni passaggi che risultano poco convincenti .

” Jois “, dice l’avvocato penalista che collabora con l’associazione Penelope “pesava poco più di 60 chilogrammi. Era molto magro. Riesce difficile pensare che possa essersi caricato sulle spalle 40 chilogrammi di sabbia per portarla nel punto in cui il suo corpo è stato ritrovato. Oltretutto non può aver scavato da solo. E a proposito di quella zona, più di un testimone ha detto di non aver notato nessuno in quel punto quella notte . Per contro il cellulare di Jois alle 3,30 è stato agganciato in località Lebba che è distante da Punta Penna . Resta poi un mistero l’auto nera di grossa cilindrata vista a Punta Penna e sulla quale Jois sarebbe salito “. C’è anche un altro particolare che a parere dell’avvocato Benguardato non è stato approfondito . Subito dopo il recupero del corpo,  Jois Pedone è stato portato in ospedale . Il ragazzo non era gonfio. I sanitari dell’ospedale San Pio da Pietrelcina, hanno rimarcato delle lesioni sul collo. Ho letto i risultati dell’esame autoptico e non ho trovato questo particolare. Troppo approssimativa anche l’ora fornita del decesso: durante la notte. Una notte è lunga. Io confido nel giudice Anna Rosa Capuozzo affinchè prenda in considerazione le perplessità evidenziate e disponga un approfondimento delle indagini “.

Ed è quanto spera non solo la famiglia del ragazzo , ma tutti coloro che gli volevano bene.
La Procura di Vasto ha indagato a lungo per istigazione al suicidio, ma la nonna di Jois si oppone a questa tesi, sostenendo che il ragazzo non avrebbe mai compiuto un atto simile. La donna non esclude che il nipote possa essere stato ucciso.

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.