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Carcere di Vasto, se ne parla in Parlamento

Il carcere di Torre Sinello di Vasto finisce al centro di un acceso dibattito. Se da parte del senatore Etelwardo Sigismondi viene garantito impegno e concretezza del governo Meloni per la risoluzione delle attuali problematiche, per il senatore del Pd Michele Fina, il governo fa poco e tardi.
” In risposta a un’interrogazione parlamentare “, annota Sigismondi “riguardante la carenza di organico della Polizia penitenziaria del carcere di Vasto, è emerso chiaramente l’impegno del governo Meloni nel ribaltare una situazione critica, ereditata dai precedenti governi di centrosinistra. Tale condizione ha generato forti disagi agli agenti a cui va la nostra piena solidarietà. Il Governo ha, infatti, già adottato diverse iniziative per colmare i vuoti di organico .In particolare, nella Casa Lavoro di Vasto, nel luglio del 2023, l’organico degli agenti assistenti è stato incrementato di 10 nuove unità, che si aggiungono alle 6 unità assegnate in precedenza. Anche per il ruolo di sovrintendenti si sta svolgendo un concorso interno e l’amministrazione, nell’ambito di questa procedura, ha già assegnato 5 nuove unità. Inoltre, lo scorso 22 luglio è stato avviato il 184º corso di formazione per allievi agenti, il cui termine è previsto per i prossimi mesi, e secondo le intenzioni espresse oggi dal Governo, nell’ambito di questa procedura di assegnazione verranno tenute in considerazione le necessità dell’ istituto penitenziario vastese. Ugualmente, per il ruolo degli ispettori . In merito l’allacciamento alla rete fognaria del carcere, il Governo ha chiarito come tale competenza non sia del ministero della Giustizia ma del Comune”.

Ddiversa l’opinione di Fina. “La situazione delle carceri in Abruzzo assume i connotati della vera e propria emergenza”, dice Fina . “Le risposte del Governo sono non solo in grave ritardo ma ampiamente deficitarie. La situazione della casa circondariale di Vasto”, ha aggiunto il senatore Dem” è indicativa della lentezza e probabilmente dello scarso interesse del Governo verso l’emergenza carceri. A Vasto su 66 dipendenti, già sotto organico rispetto ai 99 previsti, si registrano altre 28 persone non impiegate causa trasferimenti e problemi psicofisici. A ciò poi si deve aggiungere un congedo straordinario che assomma a 6000 giorni. Insomma una vera e propria “fuga” che accresce il disagio e le problematicità esistenti. il caso Vasto presenta un altro aspetto che indica il ritardo e la scarsa attenzione del Governo verso la questione carceri. La casa circondariale, infatti, è inserita nella riserva naturale di punta Aderci, una perla a livello turistico, che viene penalizzata dal divieto di balneazione causato proprio dagli sversamenti della fossa Imof della stessa casa Circondariale”.

Paola Calvano

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