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Debiti extra, i dirigenti indagati si difendono

Hanno 45 giorni di tempo per presentare le controdeduzioni i sei dirigenti comunali chiamati in causa dalla Corte dei Conti per danno erariale. Le contestazioni della magistratura contabile vertono su due debiti fuori bilancio che riguardano altrettante vicende: una relativa ad una struttura alberghiera  e l’altra al contratto di pubblica illuminazione con Enel Sole, stipulato nel 2004 durante l’amministrazione comunale di centrodestra dell’ex sindaco Filippo Pietrocola.

I sei dirigenti – quattro dei quali non più in servizio al comune di Vasto – sono quelli che si sono avvicendati dal 2007 al 2023. Appena ricevuta la contestazione di danno erariale gli alti funzionari – alcuni dei quali da anni in pensione – si sono rivolti ai loro legali di fiducia che ora sono al lavoro per preparare le controdeduzioni. Il tempo a disposizione è di 45 giorni dalla notifica. Le somme da risarcire – ma il procedimento è alle prime battute – vanno da un minimo di 20mila euro ad un massimo di 60mila euro, per un totale di circa mezzo milione di euro.  Si tratta di un procedimento complesso.

La notifica per la contestazione contabile ruota, come già detto, su due  debiti fuori bilancio, approvati dal consiglio comunale il 28 luglio 2023. Sono relativi ad altrettanti contenziosi maturati durante il secondo mandato amministrativo del sindaco Luciano Lapenna, che hanno visto il Comune soccombere e liquidare interessi, rivalutazione monetaria e spese legali. Il procedimento contabile per danno erariale è scattato d’ufficio in quanto tutte le delibere relative ai debiti fuori bilancio vengono automaticamente trasmesse alla Corte dei Conti. Si tratta di vicende i cui contenziosi vanno avanti dal 2011  e sono stati definiti nel 2023.

Per quanto riguarda la struttura alberghiera il comune di Vasto è stato condannato, inizialmente,  al pagamento di 581.244 euro, oltre agli interessi e alla rivalutazione monetaria, in favore della società Icem snc di Michele Monteferrante per il rigetto della istanza. Avverso tale sentenza il comune di Vasto propose appello al Consiglio di Stato che accolse l’istanza dell’ente riducendo la somma da risarcire a 84.216 euro. Con successivo ricorso la società Monteferrante impugnava la sentenza del Consiglio di Stato chiedendone la revocazione. Ad oggi il debito complessivo a carico dell’ente è di 101.481 euro.

La seconda vicenda riguarda un decreto ingiuntivo  emesso nel 2016 dal tribunale per un credito vantato dalla società  Enel Sole srl (mandataria dell’associazione temporanea  di impresa costituita unitamente alla società Eredi Paci Gerardo snc) aggiudicataria dell’appalto  del servizio di pubblica illuminazione del territorio comunale. Il debito complessivo, in questo caso, a carico del comune di Vasto è di 1.027.605 euro, oltre alle spese legali (30.947) da liquidare in tre rate da 352.850 ciascuna. 

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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