Il Civeta trascina il comune di San Salvo in tribunale per un vecchio debito di circa 800mila euro. A decretare l’avvio del nuovo contenzioso è un atto di citazione notificato il 30 ottobre scorso dall’avvocato Alessandra Notaro, in qualità di difensore della società che gestisce l’impianto di Valle Cena ed in procinto di tornare ad essere Consorzio.
L’assemblea dei sindaci per la trasformazione regressiva da srl ad azienda speciale consortile è stata convocata per oggi alle 11 dal presidente del consiglio di amministrazione Giuseppe Silvestri.
Tornando al contenzioso con San Salvo, la richiesta del Civeta fa riferimento a presunti servizi aggiuntivi e a sanzioni applicate dal Comune per “mancata esecuzione del contratto”. Sulla vicenda – che risale all’epoca in cui San Salvo era amministrata da una giunta di centrosinistra guidata dall’ex sindaco Gabriele Marchese – c’è già stata una pronuncia del tribunale di Vasto nel 2015 “per incompetenza in favore del collegio arbitrale”.
La prima udienza è stata fissata al 23 aprile 2025. Nel frattempo la giunta di San Salvo ha deciso di costituirsi in giudizio e di demandare al servizio contenzioso l’individuazione del legale da incaricare per la difesa degli interessi dell’ente. Sul presunto debito del comune di San Salvo era intervenuta anche la Corte dei Conti – sezione regionale di controllo per l’Abruzzo – che aveva chiesto al Civeta di relazionare sui “contenziosi in essere” , ma anche su tutta una serie di questioni tra cui la decisione di nominare un direttore generale, nella persona dell’ex consigliere regionale di Forza Italia, Manuele Marcovecchio “trasmettendo tutti gli atti, nonché le valutazioni in ordine alla coerenza di tale scelta gestionale”.
Nel frattempo si riaccendono i riflettori sulla trasformazione regressiva del Civeta. Nelle scorse settimane i sindaci dei comuni di Casalbordino, Cupello, Monteodorisio, Pollutri, San Salvo, Scerni, Vasto, Villalfonsina e il commissario straordinario della comunità montana Sangro-Vastese, hanno ricevuto la convocazione. All’ordine del giorno dell’assemblea un unico punto: la trasformazione del Civeta da società ad azienda speciale consortile. Si torna quindi indietro, a distanza di appena due anni dalla costituzione della società, per non perdere i fondi del Pnrr, pari a circa 33 milioni di euro.
Anna Bontempo (Il centro)