Chi decide cosa mangiamo? Da cosa dipendono le nostre abitudini alimentari? Quali sono i fattori che influenzano le nostre scelte dal carrello della spesa fino a tavola?
Le nostre scelte alimentari hanno conseguenze importanti sul nostro stato di salute, su quello dell’ambiente e sulla vita delle aree rurali. Il sistema agroalimentare dominante ci sta spingendo verso un tipo di alimentazione standard, basata in grande misura su cibi confezionati e piatti pronti all’uso che non
solo non forniscono al nostro organismo i nutrienti di cui ha bisogno, ma producono un impatto devastante dal punto di vista ambientale.
Le multinazionali che controllano la produzione agricola sono responsabili dell’alterazione irreversibile dell’ecosistema di cui la deforestazione, contaminazione delle falde acquifere a causa dall’utilizzo di insetticidi e fertilizzanti e l’erosione del suolo sono gli effetti più visibili.
Gli incentivi all’agricoltura industriale intensiva, a scapito di quella familiare su piccola scala, hanno portato all’impoverimento delle aree rurali con successiva riduzione dei servizi e progressivo abbandono del settore primario.
Cosa fare di fronte a un sistema agroalimentare iniquo dal punto sociale e insostenibile dal punto di vista ambientale?
Per fortuna, sono sempre di più le città che hanno deciso di includere il tema del cibo nella loro agenda politica, mettendo in pratica azioni nei settori della produzione, del consumo e della salute pubblica.
Ne parleremo venerdì 15 novembre, dalle 18:30, alla Casa del Popolo “La Conviviale” in C.so Dante 50/52, con Nicoletta Radatta, esperta in politiche territoriali del cibo, nel corso di un seminario dal titolo Sistema Locale del cibo e pratiche virtuose dei territori.
Scopriremo quali sono le pratiche messe in atto per costruire un sistema locale e territoriale del cibo capace di promuovere l’agricoltura sostenibile, la filiera corta e una relazione etica con il cibo.
Casa del Popolo “La Conviviale”