Fiorenzo Santoleri, 45 anni, è il nuovo direttore della farmacia ospedaliera della Asl Lanciano Vasto Chieti. E’ stato nominato con delibera della direzione aziendale, a conclusione del concorso che lo ha visto vincitore.
Arriva da Pescara, dove si lascia alle spalle 16 anni di attività durante i quali ha curato in modo particolare la distribuzione diretta. E’ segretario regionale della Società italiana di farmaci ospedaliera (Sifo) e dei servizi territoriali, nell’ambito della quale ha anche ricoperto il ruolo di coordinatore nazionale dell’area di farmacoutilizzazione. Un ambito, quest’ultimo, che ha fatto oggetto di oltre 100 pubblicazioni nazionali e internazionali.
E’ docente ai master universitari dell’Università di Chieti e Lum, Libera università mediterranea di Bari, e collabora con numerose riviste scientifiche in qualità di revisore.
Dopo la nomina, Santoleri ha incontrato il direttore generale della Asl, Thomas Schael, il quale insieme alle congratulazioni per il nuovo incarico ha tracciato a grandi linee le necessità aziendali, puntando in particolare sulla programmazione: «Dobbiamo necessariamente migliorare nell’organizzazione – ha detto – al fine di rendere disponibili i farmaci in base alle necessità della pratica clinica. Che vuol dire organizzare al meglio e gestire l’approvvigionamento e la distribuzione dei farmaci in modo che siano facilmente accessibili e prontamente utilizzabili dai professionisti sanitari quando necessari per la cura dei pazienti. Di recente è stata segnalata qualche criticità nella distribuzione diretta dei medicinali, non legata alla mancanza di farmaci, né tanto meno ai lamentati tagli alla spesa che non ci sono mai stati: semplicemente non è stata fluida la catena di approvvigionamento interna agli ospedali, per cui un medicinale indisponibile in una sede era presente in altre anche in quantità sovradimensionata rispetto alle reali esigenze. Tale approccio, considerando le dinamiche del mercato farmaceutico caratterizzato dall’immissione in commercio di nuove molecole ad alto costo, è sempre più attuale e davanti a tale scenario è necessario rispondere coniugando innovazione, sostenibilità economica, equità di accesso alle cure e sicurezza. Pertanto auspico un raccordo con i clinici al fine di approdare a una programmazione degli acquisti calibrata sul fabbisogno dei pazienti esterni in carico alla farmacia ospedaliera e delle unità operative. A tal fine sarà senza dubbio utile la collaborazione con il servizio valutazione appropriatezza della nostra azienda per garantire la giusta sostenibilità al percorso farmaco».