Violenza sessuale e pedo pornografia. Sono le accuse contestate a due ragazzi di 17 e 16 anni di Vasto dal Tribunale per i minori dell’Aquila. Avrebbero costretto una quattordicenne ad accompagnarsi con uno dei due dopo averla obbligata a fumare marijuana, mentre l’altro riprendeva e diffondeva le immagini.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
L’udienza preliminare per i due è stata fissata al 27 gennaio.
” La quattordicenne “, ha ricordato alla collega del Centro il legale che assiste la ragazzina, l’avvocato Antonio Boschetti, ” è stata costretta ad interrompere gli studi per vergogna. Ha cambiato scuola e città. Quelle immagini le hanno distrutto la vita “.
La vicenda è inquietante e le conseguenze sulla giovanissima vittima devastanti. A distanza di quasi un anno dall’accaduto sta ancora male. Per molto tempo non ha avuto il coraggio di uscire da casa.
Nel corso dell’incidente probatorio che si è tenuto all’Aquila, la quattordicenne ha confermato che mentre veniva ripresa non era in se.
Le indagini si sono avvalse del supporto di una psicologa e di altri esperti che hanno eseguito analisi lunghe e dettagliate.
I due indagati, qualora venisse accertata la loro colpevolezza per i reati di violenza sessuale e pedo pornografia, rischiano una pena che va dai 6 ai 12 anni di reclusione.