Banner Top
Banner Top

Vi racconto 5 ore vissute all’interno del Pronto Soccorso del San Pio

A poche ore di distanza dell’annuncio diramato dall’Ufficio stampa della ASL 02, con il quale si rendeva noto l’addio di ben tre medici in servizio presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Pio di Vasto, ho avuto la sfortuna-fortuna di mettere piede per una necessità fisica all’interno di quell’importante presidio sanitario.

Erano passate da poco le ore 19,00 di ieri allorquando mettevo piede nel Triage del San Pio dove ho trovato personale cortese e preparato. In sala d’attesa (angusta ed insufficiente per la bisogna) c’erano una ventina di persone.

Sono rimasto in quel reparto del San Pio per poco più di 5 ore, fino a dopo la mezzanotte. Un tempo interminabile nel corso del quale, relegato assieme ad altri 4-5 pazienti in una piccola sala d’attesa, ho avuto modo di verificare con i miei occhi le difficoltà operative che medici e personale paramedico sono costretti ad affrontare minuto dopo minuto con ritmi di lavoro davvero incredibili. Nel frattempo altri pazienti continuavano a presentarsi al Triage accompagnati dai loro parenti o conoscenti. Questi ultimi, per mancanza di spazio, costretti a rimanere all’aperto sotto una pioggia battente.

Guardando il via vai dei medici e del personale paramedico ho capito perché tre medici hanno deciso all’unisono di abbandonare il Pronto Soccorso del San Pio. Lì ci sono ritmi di lavoro davvero impossibili da sostenere per molto tempo.

“Per noi – ci ha detto uno di loro – questi sono i ritmi di tutti i giorni. Venga d’estate, quando l’affluenza aumenta a dismisura, per rendersi conto di quello che accade all’interno di questi spazi angusti. Qui si compiono autentici miracoli tutti i giorni. Il buon Dio ci aiuta”.

Nel momento in cui mi sono trovato faccia a faccia con un sanitario mi sono permesso di dire: “Ma come fate ad andare avanti così tutti i giorni?”.

Questa la sua risposta: “Se non avessi famiglia qui a Vasto avrei già abbandonato. Ma ci sto pensando seriamente a lasciare. Non si può andare avanti con questo stress e con questi ritmi di lavoro”.

Nel frattempo il tempo passava e come accade allorquando non bisogna farsi prendere dalla noia, tra noi pazienti si è instaurato un dialogo che è servito per approfondire i disagi che i malati affrontano nel momento in cui entrano nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vasto.

C’era una signora, residente in un paesino del medio Vastese, in attesa dalle ore 13,30. Altri che – in base ai codici di accettazione del Triage – attendevano di essere visitati da 5/6 ore. I soccorsi prestati ad una paziente giunta in codice rosso e successivamente deceduta, nonostante tutti gli sforzi compiuti dai medici, ha rallentato ancor più l’accesso dei pazienti alcuni dei quali apparivano nervosi e stanchi. Ho lasciato il San Pio, come dicevo in apertura, dopo la mezzanotte. A quell’ora nella sala d’attesa e lungo la rampa di accesso ho contato la presenza di 21 persone.

Sono tornato a casa felice per l’esito degli esami compiuti ma turbato per quanto ho visto e vissuto.

Ma in situazioni così delicate mi sembra giusto e doveroso rivolgere un sentito ringraziamento a tutto il personale in servizio al Pronto Soccorso del San Pio: medici, infermieri, portantini, autisti. Tutti davvero molto bravi, seri e preparati. Il loro lavoro andrebbe pagato più di quanto, in queste ore, pretendono i Ministri (non eletti) della nostra bistrattata Repubblica che ricorrono agli emendamenti del Governo per veder crescere la loro già troppo ben remunerato prestazione.

Giuseppe Forte

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.