I sindaci e gli amministratori dei Comuni dell’Alto Vastese, dell’Alto Molise e della valle del Trigno, riunitisi lunedì a Celenza sul Trigno, hanno deciso di alzare la voce contro il dilagare dei lupi nel territorio.
A scriverlo, ieri, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
Al termine di una riunione che si è tenuta nel comune guidato da Walter Di Laudo, i sindaci e l’associazione “Terre di Mezzo”, hanno diffuso una nota in cui chiedono interventi a tutela delle persone degli animali domestici e delle attività produttive. I residenti del Vastese rivendicano i diritto a muoversi in libertà .
“La Regione Abruzzo , la Regione Molise e le Province invitate all’incontro non si sono presentate all’appuntamento come istituzioni lontanissime (in tutti i sensi) dai territori”, si legge con rammarico nella nota .” È tempo di riflettere. La vera specie in via di estinzione, nei territori montani, è l’uomo che li abita stabilmente. Le leggi che per tutelare il lupo mettono a rischio la vita delle persone devono essere diversificate nei territori dove i lupi sono troppi. I territori hanno il diritto di autogovernarsi, il rispetto di norme nazionali a tutela di specie protette non può prevalere sul diritto delle persone a difendere la propria vita. I sindaci del territorio “, sottolinea il comunicato “non chiedono l’abbattimento dei lupi, ma chiedono un confronto con le istituzioni che hanno potere decisionale al fine di trovare soluzioni condivise per arginare un problema reale e per garantire la sicurezza dei cittadini che coraggiosamente abitano ancora nelle zone montane interne” .
L’associazione culturale ”Terre di mezzo” promotrice dell’evento, annuncia che riconvocherà gli amministratori regionali, provinciali e comunali abruzzesi e molisani appena dopo le imminenti festività Natalizie al fine di condividere idee e possibili soluzioni per un problema ormai divenuto emergenziale. La scorsa settimana un lupo è stato trovato morto alla periferia di Fraine. Molti altri esemplari sono stati individuati a ridosso della Trignina. La convivenza è ritenuta dai sindaci difficile e pericolosa sia per l’uomo che per i lupi se non gestita adeguatamente.