Aumentate a San Salvo il numero delle borse lavoro da 15 a 16 borsiste per l’anno scolastico 2024/2025 quale “ottimo strumento – come si legge nella delibera di giunta 241 del 17 dicembre – per introdurre persone – al momento senza occupazione – in un ambiente “lavorativo”, favorendone comunque un approccio attivo del beneficiario nonché per superare la fase di assistenzialismo “puro e semplice”, attivando invece forme di aiuto attive al quale faccia riscontro appunto un “attivismo” da parte dei beneficiari”.
“La crisi economica in atto – si legge ancora – sta producendo effetti eclatanti sull’occupazione, determinando fenomeni di disoccupazione crescente fra la popolazione locale, sia in termini di perdita del posto di lavoro che di impossibilità a trovare lavoro; il fenomeno della disoccupazione tende a concentrarsi sulle fasce sociali più deboli e in particolare sulle persone svantaggiate, intendendosi come tale qualsiasi persona che abbia difficoltà ad entrare, senza assistenza, nel mondo del lavoro: non solo persone con disabilità psicofisiche, ma, in misura rilevante, persone soggette a processi di indebolimento e marginalizzazione che comportano l’esclusione dal mondo del lavoro: adulti soli
con figli a carico, disoccupati di lungo periodo, ma anche stranieri di recente immigrazione, persone prive di un titolo di studio e ultra 50enni espulsi dal mercato del lavoro; – tale situazione manifesta aspetti potenzialmente disgreganti per la collettività, determina il rischio di emarginazione sociale in un numero sempre più elevato di famiglie del territorio locale, rischia di produrre forme di devianza sociale,
aumenta in modo esponenziale il numero di persone inserite nel circuito della pura assistenza”.