Cinque cinghiali abbattuti. E’ il magro bottino portato a casa dai selecacciatori volontari da quando è iniziata la caccia nella riserva naturale di Punta Aderci, stabilita da una ordinanza firmata dal sindaco Francesco Menna. Il provvedimento, che risale al 7 dicembre, prevede le “attività di prelievo” nei giorni di lunedì, martedì e venerdì di ogni settimana, dalle 17 e fino alle 8 del giorno successivo.
Finora i selecacciatori individuati dalla polizia provinciale hanno abbattuto solo 5 ungulati. Il dato viene confermato dall’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano che è in stretto contatto con il comandante Antonio Miri. Tra l’altro gli animali uccisi a colpi di fucile non si trovavano neanche all’interno della Riserva, ma nei pressi della Ecofox di Punta Penna.
Il numero esiguo di esemplari abbattuti sembrerebbe avvalorare la tesi portata avanti dal presidente dell’Atc, Angelo Pessolano, secondo il quale i cinghiali all’interno della riserva naturale di Punta Aderci sono diminuiti di oltre il 50%. Di tutt’altro avviso sono gli agricoltori dell’associazione Terre di Punta Aderci che, nel lamentare danni alle coltivazioni, parlano di almeno 300 ungulati da abbattere. Sono discordanti anche i dati relativi agli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica. Secondo alcuni sono ricominciati da quando si è iniziato a sparare a Punta Aderci, a causa del nomadismo indotto dalle doppiette che spinge i cinghiali fuori dalla Riserva.
“Non abbiamo dati ufficiali”, taglia corto Barisano, “e in ogni caso è prematuro affermare una cosa del genere visto che i selecacciatori hanno sparato, finora, una sola volta”.
Ma la presenza di una carcassa di cinghiale sul ciglio della strada per Pagliarelli e un pezzo di parafango di un’auto hanno rinfocolato le polemiche.
“Da qualche tempo non si avevano notizie di incidenti stradali provocati da ungulati”, sostiene Stefano Taglioli, ecologista e coordinatore del Gruppo fratino Vasto, “invece nei giorni scorsi, a ridosso della apertura della caccia dentro la Riserva, si è verificato un sinistro in località Pagliarelli, in prossimità di Punta Aderci, causato da un cinghiale. Una coincidenza? Le coincidenze non esistono quasi mai o, in ogni caso, dovrebbero suscitare sani dubbi. E’ sicuramente sconcertante il silenzio, fra gli altri, di chi gestisce la Riserva per conto del Comune, e di chi collabora alla gestione stessa, come Legambiente Abruzzo”.
Anna Bontempo (Il Centro)