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Pini da abbattere a Vasto, Geav contesta i nove tagli

“Su 9 pini da abbattere solo per tre di loro si giustifica un tale drastico intervento”. Le guardie provinciali Geav commentano le ordinanze firmate dal sindaco Francesco Menna il 30 dicembre scorso. I provvedimenti riguardano sette pini presenti nell’area verde dell’Istituto comprensivo “Rossetti” situata tra via Ciccarone e via Bachelet, mentre gli altri due esemplari arborei si trovano nell’area verde di via Alcide De Gasperi (quartiere San Paolo) e nell’area sgambamento cani di via Madonna dell’Asilo.

Venuto a conoscenza delle tre ordinanze il comandante provinciale delle guardie volontarie (Geav), Marco Cannarsa ha effettuato un sopralluogo insieme ad un agronomo di fiducia, giungendo alla conclusione che “solo tre dei 9 pini oggetto di ordinanza si trovano nelle condizioni  che giustificano un così drastico intervento. Gli altri sei possono essere tranquillamente mantenuti in sito effettuando una potatura atta ad alleggerire la chioma”.

Le valutazioni sono nere su bianco su un esposto che Cannarsa ha inviato al sindaco Menna, all’assessore all’ambiente Gabriele Barisano, al comando di polizia locale e ai carabinieri forestali. Nel frattempo ieri le motoseghe sono entrate in azione.

“Spiace dover constatare ancora una volta che si ricorre all’abbattimento indiscriminato di alberi sani, giustificandolo per motivi di sicurezza, in aree verdi dove la manutenzione è stata del tutto assente per anni”, annota il comandante provinciale Geav, che chiede di limitare l’abbattimento “solo a quegli esemplari arborei davvero pericolosi e non si trasformi invece, come è ormai costume dell’amministrazione comunale, in abbattimento preventivo”.

Nelle ordinanze firmate dal sindaco il 30 dicembre (a cui non sono state allegate relazioni tecniche o perizie di professionisti abilitati), si legge che i tagli “sono a scopo precauzionale”.

“I sette pini della specie Pino d’Aleppo”, si legge nel documento, “hanno un punto geoscopico non in asse, ed i tronchi curvi ed inclinati ad una altezza da circa tre metri da terra; le chiome inoltre si presentano più intense da un lato rispetto al lato opposto”. La conclusione è che “gli alberi potrebbero cadere e causare danni a persone e cose. I lavori dovranno essere eseguiti d’urgenza nel periodo di chiusura della scuola per le festività natalizie e pertanto entro il giorno 6 gennaio 2025”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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