L’obiettivo è quello di recuperare e valorizzare il Camping Sangro e per raggiungerlo il comune si affida ad una gara a rilevanza europea che, però, non può essere gestita dalla centrale unica di committenza (Cuc) dell’Unione dei Miracoli – a cui Torino di Sangro aderisce – in quanto l’importo stimato è di circa 14 milioni di euro per la durata di 15 anni.
Per superare l’empasse l’amministrazione guidata dal sindaco Nino Di Fonso ha chiesto la collaborazione del comune di Vasto con cui ha raggiunto un accordo. La struttura turistica, abbandonata da anni e vandalizzata, ha svolto in passato funzioni di centro di accoglienza per migranti e nel tempo è stata trasformata in una discarica abusiva.
Nei mesi scorsi i consiglieri di opposizione Domenico Mancini, Toni De Grandis e Andrea Cannone denunciarono il completo stato di abbandono del campeggio di proprietà comunale, documentando il degrado con un ampio reportage fotografico. Il sindaco Di Fonso all’epoca non volle replicare, ma alla prima occasione ha ricordato in aula le vicissitudini della struttura che l’amministrazione comunale vuole riportare agli antichi splendori, nella speranza che qualche società sia interessata all’investimento.
“Il nostro obiettivo è far si che il camping Sangro possa tornare ad essere agibile e fruibile mediante la realizzazione di interventi di recupero e adeguamento edilizio ed impiantistico che saranno tutti a carico del futuro gestore”, ha rimarcato nei mesi scorsi il sindaco che per dare in appalto il camping ha chiesto aiuto al comune di Vasto con cui ha firmato un accordo di collaborazione. Saranno quindi gli uffici vastesi ad occuparsi della procedura per l’affidamento della gestione della durata di quindici anni.
Anna Bontempo (Il Centro)
