Il Tribunale di Vasto, in accoglimento della richiesta presentata dagli avvocati Augusto La Morgia, Sergio della Rocca, Arnaldo Tascione e Francesco Tascione, ha concesso alla Sabino Esplodenti un provvedimento di ammissione alla ” crisi negoziata d’impresa ” per salvaguardare la difficoltosa situazione economica creatasi a seguito del fermo delle attività dopo la tragedia del 13 settembre 2023 in cui persero la vita il 56enne Giulio Romano, di Casalbordino, il 40enne Gianluca De Santis, molisano di Palata, e il 56enne Fernando Di Nella di Lanciano e consentire all’azienda di inserire nuove partenership.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
“Una boccata d’ossigeno – si legge stamane sul Centro – per la società di Gianluca Salvatore. La composizione negoziata della crisi di impresa è un percorso riservato e stragiudiziale con il quale il tribunale, accogliendo le motivazioni dei legali dell’azienda ha inteso agevolare il risanamento dell’ impresa fornendo le potenzialità necessarie per restare sul mercato, anche mediante il trasferimento dell’azienda o di rami di essa.
Si tratta di uno strumento innovativo introdotto con il codice della Crisi di impresa che assolve alla funzione di traghettare un’attività verso il risanamento. I dipendenti della Esplodenti Sabino sono coperti dalla cassa integrazione fino a fine fabbraio 2025.
Con la concessione della crisi negoziata d’impresa Gianluca Salvatore, titolare della Esplodenti Sabino, può tirare un sospiro di sollievo e guardare con più ottimismo al futuro.