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Il Suap a Vasto, una scommessa vinta. In soli otto mesi già avviate 700 pratiche.

Settecento pratiche istruite e una entrata economica per il Comune pari a circa 50mila euro per i diritti di segreteria. E’ positivo il bilancio dello sportello Suap per le attività produttive istituito dopo il “divorzio” del comune di Vasto dall’associazione Patto Trigno Sinello. All’epoca la decisione presa dall’amministrazione guidata da Francesco Menna  fece molto scalpore e venne stigmatizzata, oltre che dall’opposizione consiliare anche  dalla sindaca di San Salvo, Emanuela De Nicolis. Con l’ingresso del nuovo anno e dopo quasi otto mesi di rodaggio arriva il primo consuntivo.

 “Aver riportato su Vasto lo sportello Suap è stato un successo”, commenta soddisfatta l’assessore Licia Fioravante che ha anche la delega al commercio e alle attività produttive, “da aprile ad oggi possiamo già dare i primi numeri. Lo sportello riorganizzato e gestito in maniera egregia dal dirigente Alfonso Mercogliano ha prodotto dei risultati straordinari. Da aprile ad oggi sono state istruite circa 700 pratiche, con entrate per l’ente pari a  circa 50mila euro per i diritti di istruttoria. Inoltre dobbiamo aggiungere tutte quelle spese che non affrontiamo più per sostenere il costo del Suap fuori città. Le pratiche sono tantissime, sono state gestite egregiamente, i professionisti sono soddisfatti. Adesso passeremo alla fase due che è quella che ci vedrà protagonisti nell’invitare gli altri comuni ad aderire al nostro sportello”, conclude Fioravante. 

La decisione di non voler più usufruire dei servizi dell’associazione dei comuni del Patto Trigno Sinello e istituire uno sportello unico delle attività produttive in città risale allo scorso anno. Il nuovo servizio, ubicato negli ex palazzi scolastici di corso Italia, istituito “per aumentare l’efficienza e l’efficacia della gestione delle pratiche, riducendo i costi” risale a marzo 2024. Il Suap è un servizio fondamentale per  le imprese e le attività produttive.  A suo tempo la decisione dell’amministrazione comunale venne aspramente contestata. 

“E’ un’azione che viola quel principio di unità economico-amministrativa territoriale, che nacque con l’associazione dei comuni 25 anni fa”, disse nei mesi scorsi De Nicolis, “un principio saldo a cui tutti i sindaci del territorio in questi decenni hanno tenuto fede, nonostante le diverse appartenenze politiche, nonostante le simpatie o antipatie personali. E’ un atto che denota una totale mancanza di rispetto nei confronti del territorio, termine del quale troppo spesso si abusa”. 

Lo sportello unico delle attività produttive del Patto Trigno Sinello venne istituito il 1° giugno 2000 con lo scopo di migliorare il dialogo tra il mondo delle imprese e la pubblica amministrazione. 

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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