E’ stato il primo comune in Abruzzo a mettere al bando ombrelloni hawaiani, palloncini e lanterne, ma il divieto è rimasto sulla carta. A Vasto, dove lo scorso mese di ottobre è stata approvata una delibera di giunta, non c’è ancora l’ordinanza sindacale. Significa che la volontà manifestata dall’esecutivo guidato da Francesco Menna non si è tradotta in atti concreti come è successo invece nella vicina San Salvo.
“E’ una priorità del 2025”, spiega l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano, “c’è una delibera che limita l’uso della plastica, dei palloncini e delle lanterne. L’atto di indirizzo risale ad ottobre : siamo stati uno dei pochi comuni in Abruzzo e il nostro esempio è stato poi seguito da altre amministrazioni come Pescara e Ortona. C’è bisogno ora di una ordinanza sindacale”.
L’annuncio della approvazione di una delibera da parte della giunta venne dato dall’assessore Barisano nel corso della festa cittadina del pianeta, nell’ambito del Festival dei capodogli. Davanti ad una platea di studenti degli istituti superiori radunata nella Pinacoteca di Palazzo D’Avalos, il delegato alle politiche ambientali illustrò l’atto deliberativo che, se da subito ha posto il divieto a palloncini e lanterne, ha concesso tre anni di tempo agli stabilimenti balneari per sostituire gli ombrelloni hawaiani con altri di materiale eco-compatibile, “fermo restando che i bandi per le assegnazioni delle nuove concessioni balneari dovranno contenere il divieto di utilizzo di strutture ombreggianti con filamenti/frange in plastica”.
Sta di fatto che ad oggi non è stata ancora firmata l’ordinanza sindacale che, oltre a stabilire il divieto, fissa anche le sanzioni.
L’ordinanza del comune di San Salvo risale, invece, a dicembre.
Il provvedimento firmato dalla sindaca Emanuela De Nicolis vieta l’abbandono di palloncini e lanterne anche in occasione di eventi pubblici come feste, ricorrenze o manifestazioni sportive e prevede sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro. Oltre al divieto di abbandono e di deposito incontrollato, il provvedimento stabilisce che sia a carico dei responsabili la rimozione, l’avvio al recupero e allo smaltimento dei rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi.
Anna Bontempo (Il Centro)