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Area industriale in abbandona a San Salvo. E’ scontro tra Gianni Cordisco e Tiziana Magnacca

La petizione avviata a San Salvo sul degrado di Piana Sant’Angelo ha scatenato una bufera di polemiche. Gianni Cordisco ex componente del Cda di Arap prima che l’ente venisse commissariato, difende l’operato dell’Arap e contesta le cifre fornite sulla situazione debitoria dichiarata dalla Regione.

A scriverlo, ieri, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è stata la collega Paola Calvano.

Per Cordisco il debito di 50 milioni non è vero.

” Abbiamo chiuso il semestrale a più 3 milioni. Come si è arrivati ad un debito di 53 milioni in 4 mesi? I bilanci sono depositati. Altra cosa sono le manutenzioni. La legge regionale e il de minimis impongono che il 100% delle spese di manutenzione debbano essere messe in bolletta alle imprese .Salvo finanziamento pubblico che manca da 7 anni ed è stato cancellato anche il masterplan che era di 10 anni fa. La Regione usa i soldi per altro e si nasconde dietro i debiti. E’ un inganno”.

Cordisco poi aggiunge .” I rifiuti vengono pagati al Comune di San Salvo così come la Tasi . Perchè allora il Comune non pulisce ? “. La risposta dell’assessore Tiziana Magnacca non si è fatta attendere.

” Credo che Cordisco “, ha dichiarato l’esponente regionale ” farebbe bene a spiegare alle comunità che fino a due mesi fa lui era membro del cda di Arap e ha sempre votato in accordo con gli altri membri “. Come ha potuto Cordisco nei suoi 5 anni di presenza in Arap a non fare nulla per evitare che il debito aumentasse così tanto. Lui aveva deleghe anche su Arap Servizi fino a due mesi fa. Perchè non ha proposto alcun intervento di manutenzione straordinaria sugli impianti di Arap servizi ?”

Magnacca chiede spiegazioni anche sulle assunzioni a cui anche Cordisco avrebbe dato approvazione e sul mancato utilizzo dei mutui accesi da Arap servizi e prelevati su decisione del Cda . L’assessore regionale punta poi il dito su viaggi a Dubai con carte di credito Arap.

” Alla Regione “, insiste Magnacca ” è stata lasciata un’area priva di manutenzione , senza linee di connessione, illuminazione , con una rete idrica colabrodo e in alcuni tratti anche senza rete fognaria . Basta accusare la Regione . Arap avrebbe dovuto sostenersi senza risorse regionali con una gestione efficiente e non incrementando il debito di anno in anno come è accaduto” . 

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