Dunque Thomas Schael è in procinto di trasferirsi a Torino.
Lascerà la nostra Asl entro il prossimo 1 marzo, giorno in cui dovrebbe assumere le funzioni di commissario straordinario dell’ AOU Città della Salute e della Scienza di Torino secondo quanto stabilito dalla Giunta Regionale del Piemonte che con deliberazione del 23 dicembre 2024 l’ha destinato all’incarico riconoscendogli una comprovata «esperienza di commissario d’azienda, di direzione sanitaria d’azienda, di organizzazione sanitaria ed ospedaliera, di sistemi d’analisi delle informazioni e della pianificazione degli investimenti, di implementazione di progetti strategici aziendali e di controllo di gestione».
Buon lavoro perciò a Lui e tanti auguri alla Sanità piemontese alla quale egli saprà certamente dare un contributo maggiore rispetto a quello che ha saputo offrire qui da noi.
Prima però che il nostro ormai ex Direttore Generale prenda definitivamente la strada per la Città sabauda lasciandosi alle spalle la Asl Lanciano Vasto Chieti con tutti i suoi problemi irrisolti vorrei richiamare l’attenzione della politica regionale ed in primis della neonata commissione consiliare di monitoraggio sull’operato dei Direttori generali delle Asl sull’opportunità di verificare se il dott. Schael abbia ottemperato all’obbligo di presentare il documento relativo ai Percorsi Attuativi di Certificabilità (P.A.C.) alla data del 31 dicembre 2024, come espressamente richiestogli dal Tavolo Ministeriale di Monitoraggio nella riunione del 24 luglio u.s. Ricordo infatti a me stesso che nella relazione conclusiva di quella riunione si fece testualmente rilevare «… che la Regione ha chiesto alla Asl Lanciano Vasto Chieti di specificare il termine previsto per il conseguimento del PAC rispettando la scadenza del 31. 12. 2024; pertanto si resta in attesa di aggiornamenti in tal senso. Si rileva che dall’all. 4 alla relazione di accompagnamento al Pac il termine previsto è il 31 12. 2024. Si resta pertanto in attesa della conclusione del Pac per le aree di intervento da implementare della Asl Lanciano Vasto Chieti, della GSA e del consolidato regionale, non oltre il 2024 in considerazione della data di inizio del procedimento risalente al 2013. Si resta in attesa del Programma Operativo definitivamente approvato che recepisca sia le osservazioni dei Tavoli (parere 120 P) che la predetta chiusura entro il 2024».
Risulterebbe infatti molto ma molto strano se di fronte ad un direttore ch’era venuto per rimettere in ordine i conti ed adesso se ne va ‘insalutato ospite’ la Regione dovesse astenersi dal contestargli l’eventuale omissione d’un adempimento importante come il PAC, a cui è rimesso in buona sostanza la descrizione delle procedure di certificazione dei bilanci e del controllo di gestione, e ritenuto essenziale per il controllo della spesa e del deficit che nella nostra Asl rasenta i 100 milioni di euro, la metà circa dell’intero debito della sanità regionale.
Anche perché, spiace dirlo, i risultati ottenuti anche sul piano dell’organizzazione dei servizi risultano assolutamente deludenti a detta di molti operatori, sindaci, sindacati ed utenti. Il ‘San Pio’ di Vasto ne è notoriamente un esempio più che significativo con le tante carenze strutturali (mensa e obitorio, in primis) e sanitarie irrisolte, intra ed extra moenia, alle quali si sono da ultimo aggiunte nuove disfunzioni, come il trasferimento delle urgenze di Otorinolaringoiatria in altre sedi dopo il pensionamento del primario dott. Gaggini e la sospensione delle attività sul territorio del Centro di Salute Mentale per carenza di medici strutturati.
Giuseppe Tagliente