A Vasto sul banco degli imputati finiscono i rallentatori e i dispositivi che negli ultimi mesi sono addoppiati sulle principali strade cittadine. Di fatto, resta teso il clima fra la segreteria provinciale Faisa Cisa ed il Comune.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
Il sindacato, che già il 13 dicembre scorso aveva denunciato gravi disagi, è tornato a chiedere in una nota l’adeguamento degli orari delle linee all’attuale condizione stradale e azioni mirate ad evitare i danni subiti dai minibus.
Il segretario provinciale della Faisa Cisal , Romano Pasquale, ha comunicato al Comune , alla società Tessitore e al prefetto di Chieti, Gaetano Cupello, l’attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione, ossia il passaggio prima della proclamazione dello sciopero.
” Il Comune durante il 2024 ha previsto l’installazione di attraversamenti pedonali rialzati , attivazione di impianti semaforici, sistemi di controllo per il limite massimo di velocità di 30 chilometri orari . Se ai fini della sicurezza i provvedimenti possono essere condivisibili hanno però prodotto l’0allungamernto dei tempi di percorrenza dei servizi del trasporto pubblico. Il Comune sembrava aver compreso ma a tutt’oggi non è accaduto nulla . Va evidenziato che i minibus hanno un sistema di ammortizzazione che nell’impatto con il dosso artificiale anche a velocità ridotta , crea situazioni di pericolo e disagi all’interno dell’abitacolo per il conducente e i trasportati . Si generano inoltre gas nocivi anche all’interno del mezzo stesso “.
Il sindacato affronta anche il problema delle fermate dei bus chiedendo al Comune di investire nel 2025 per le linee del centro città : via Smargiassi, via Delle Gardenie, via Madonna dell’Asilo, e via Delle Magnolie , fermate con un importante numero di utenti.
