Non solo Vasto, ma anche Pollutri e Casalbordino. Si registra l’uscita di altri comuni dall’associazione del Patto Trigno-Sinello. A distanza di pochi mesi dall’addio dato da Vasto, che ha deciso di dotarsi di un suo sportello per le attività produttive (Suap), anche i comuni di Pollutri e Casalbordino hanno sancito il loro divorzio dal Patto dopo 25 anni di unità territoriale.
“Abbiamo deciso di aderire allo sportello dell’Unione dei Miracoli allargando ulteriormente i servizi offerti”, spiega il sindaco di Pollutri, Luigi Gizzarelli, “al momento lo sportello per le attività produttive funziona con dipendenti comunali che a scavalco garantiscono il servizio. In futuro si procederà a potenziare lo sportello”.
Istituita nel 2011 l’Unione dei Miracoli – ente locale di secondo grado – è una associazione di comuni che nasce dall’accordo tra Casalbordino, Scerni, Pollutri e Villalfonsina. La sua finalità è quella di gestire una pluralità di servizi, tra cui la Cuc (centrale unica di committenza) e il Suap.
Perde quindi altri pezzi l’associazione Trigno-Sinello. Mentre l’uscita dei comuni di Pollutri e Casalbordino è avvenuta in sordina, ha fatto invece rumore il divorzio di Vasto che a marzo del 2024 ha deciso di gestire in autonomia lo sportello unico delle attività produttive “per consentire una più rapida e celere risposta alle istanze, oltre che ridurre i costi”.
La decisione è stata fortemente stigmatizzata dall’amministrazione comunale di San Salvo, secondo la quale Vasto, con questa scelta, ha rimesso in discussione 25 anni di unità territoriale e decisionale.
Responsabile del nuovo servizio, ubicato negli ex palazzi scolastici di corso Italia, è il dirigente Alfonso Mercogliano. A tracciare un primo bilancio, nei giorni scorsi, è stata l’assessore al commercio e alle attività produttive Licia Fioravante, che ha parlato di settecento pratiche istruite in nove mesi e una entrata economica per il Comune pari a circa 50mila euro per i diritti di segreteria. Secondo la vice sindaca “aver riportato su Vasto lo sportello Suap è stato un successo”.
La Fioravante ha anche annunciato che è intenzione dell’amministrazione comunale invitare anche gli altri comuni ad aderire allo sportello di Vasto. Non sono quindi da escludere altre uscite. Resta il dato politico di un territorio diviso che su questioni importanti non riesce a fare squadra. Ne è un esempio il Civeta. All’ombra del Consorzio intercomunale che gestisce il Polo impiantistico di Valle Cena si stanno consumando patti e alleanze trasversali che stanno rallentando – per non dire affossando – lo sviluppo e il rilancio del Civeta.
Anna Bontempo (Il Centro)