L’incarico ad un professionista esterno, l’architetto Carlo Gaspari di Pescara, è stato affidato nel 2023, ma ad oggi sul nuovo piano demaniale marittimo si sa davvero poco. E’ “top secret” l’importante strumento di pianificazione del litorale che andrà a sostituire il precedente piano varato durante l’amministrazione comunale dell’ex sindaco Luciano Lapenna. L’assessore al demanio Nicola Della Gatta parla di imminente varo.
“E’ una opportunità di pianificazione che la città attende da anni e che può farci conseguire il risultato storico di consegnare il centro del nostro asset turistico, cioè Vasto Marina, che và ripensata non solo nelle concessioni e all’esito di tutte le attività normative italiane ed europee”, spiega l’assessore Della Gatta, “Il nostro piano va adeguato al piano demaniale regionale, va ripensato in una ottica di servizi e in un’ottica di efficientamento del nostro lungomare e delle infrastrutture che ad esso afferiscono. Nelle prossime settimane proporremmo, a partire dalla condivisione con le forze politiche di maggioranza e con tutti gli attori del comparto turistico della nostra comunità, di accompagnarci in questo processo collettivo”.
Inutile dire che c’è molta attesa non solo da parte dei balneatori e degli operatori turistici, ma anche delle associazioni, desiderose di conoscere l’utilizzo della risorsa ambientale per eccellenza: il litorale. A suo tempo quando venne affidato l’incarico all’architetto Gaspari la delega al demanio era nelle mani dell’assessore Paola Cianci che parlò di “aggiustamenti di natura tecnica”, precisando che la filosofia del piano non sarebbe stata stravolta.
Oggi si parla invece del piano demaniale marittimo come di uno strumento che andrà a rivoluzionare Vasto Marina che, secondo Della Gatta – che ha ricevuto la delega dopo il rimpasto operato dal sindaco Francesco Menna lo scorso aprile – “sarà oggetto della principale azione programmatoria”.
C’è attesa anche per capire che fine faranno le due concessioni demaniali storiche presenti al centro della riviera: il Lido La Bussola e il Lido del Sole, decadute per una questione legata alla modifica della composizione societaria dei titolari, dopo una lunga battaglia al Tar e al Consiglio di Stato che ha confermato il provvedimento emanato nel 2018 dal Comune. Le due strutture dovevano essere abbattute, ma ad oggi sono ancora presenti nella parte centrale della spiaggia anche se cabine e manufatti sono stati presi più volte di mira dai vandali. Si tratta di capire ora se le due concessioni potranno essere recuperate evitando l’abbattimento che ha un costo notevole e che dovrebbe essere a carico dei privati.
Anna Bontempo (Il Centro)