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Giuseppe Forte sulla variante alla Statale 16: “Ci sarà qualcuno pronto a presentare osservazioni al progetto della variante di prossimità?”

Sono trascorsi circa tre mesi da quando la Regione Abruzzo, con una lettera ufficiale a firma dell’assessore De Annuntiis, convocava le parti interessate (Comuni di Vasto e San Salvo, Provincia di Chieti ed ANAS) a Pescara per tornare ad affrontare lo spinoso problema della Variante nel tratto vastese della Statale Adriatica 16. L’incontro, tenutosi il 25 Ottobre 2024, aveva fatto luce sui passi in avanti compiuti dal progetto della “variante di prossimità” prevista tra Vasto marina e San Salvo marina, della lunghezza di 9,7 Km, dei quali 7,2 Km ricadenti sul territorio comunale di Vasto.

Nei giorni scorsi ben 7 tra tecnici e rappresentanti di uno studio di progettazione sono stati ricevuti a Palazzo di Città. All’incontro, in base ad indiscrezioni, avrebbero partecipato alcuni componenti la Giunta Municipale ed alcuni funzionari del Comune. Ma sull’esito di quell’incontro e soprattutto delle conclusioni del  faccia a faccia non è stato diramato (ndr: contrariamente a quanto ogni giorno avviene attraverso l’ufficio stampa) nessun comunicato ufficiale.

Tornando all’incontro di Pescara dello scorso mese di ottobre nei giorni successivi si era registrato solo uno scambio di accuse, apparse sugli organi di informazione, tra il Senatore Etel Sigismondi, di Fratelli d’Italia, ed il Sindaco di Vasto Francesco Menna. Il primo cittadino di Vasto, rispondendo all’esponente di FdI, ribadiva che gli 89 milioni di euro dei quali parlava Sigismondi, non c’erano mai stati:
“Al momento – scriveva Menna – le uniche risorse economiche che ci sono, sono quelle per la sola progettazione della variante a “impatto zero” che di certo, se realizzata, non risolverà il problema del congestionamento del traffico da località Trave alla ex Ford. Una mini-variante che avrà poi senso solo se verrà realizzata la strada per il nuovo ospedale e solo se verrà finanziata la variante di Valle Cena, l’unica che unisce tutti i territori e tutte le nostre Comunità dell’entroterra risolvendo poi anche l’attuale ed esistente problema della Statale 16″.
Da fine Ottobre 2024 ad oggi della Variante nessuno più ha parlato. Nessuna forza politica, né di maggioranza né di minoranza, ha inteso esprimere il proprio pensiero a riguardo o ha sollecitato il dibattito in aula consiliare per approfondimenti e chiarimenti. Sulla questione è calato un silenzio “assordante”.
Contrariamente a quanto accadeva in passato per esprimere unanime diniego sulle ipotesi progettuali presentate da ANAS, sull’argomento non è stata convocata nessuna riunione dell’Assise Civica né la nuova ipotesi è stata oggetto di discussione in sede di Commissione Assetto del Territorio.
La stessa maggioranza che amministra la Città non ha ritenuto opportuno riaffrontare al proprio interno la delicata questione. Silenzio tombale anche da parte dei rappresentanti del centrodestra ai quali, par di capire, interessa più spandere denaro sul territorio anziché trovare la soluzione giusta al problema.
In questo lasso di tempo abbiamo sentito solo qualche timido intervento in difesa di una improbabile delocalizzazione della zona industriale di Punta Penna lungo la Val Sinello. Sarebbe interessante capire con quali fondi si potrebbe realizzare quest’ultimo faraonico intervento del quale si parla da decenni.
Ma, tornando alla Variante, bisogna rimarcare ancora una volta l’imbarazzante silenzio.
Probabilmente si vuole attendere la risposta che ANAS darà nei mesi a venire circa l’ipotesi progettuale illustrata nella riunione del 25 ottobre dalla Provincia di Chieti per il “Completamento e potenziamento della viabilità di raccordo tra i caselli autostradali A14 Vasto Nord – Vasto Sud, mediante sistemazione e adeguamento funzionale delle strade di Fondo Valle e di Bonifica Sinello-Cena-Treste”.
In poche parole l’ANAS, dopo aver studiato il tracciato e la situazione esistente, dovrebbe finanziare quel progetto (il cui costo è decisamente inferiore a quello della Variante alla SS16 che Vasto merita) in cambio dell’assenso del Comune di Vasto alla Variante di prossimità di Vasto Marina. Una sorta di compromesso che non risolverebbe la delicata questione sulla quale, invece, i funzionari ed i tecnici comunali si sono espressi con chiarezza con le osservazioni elaborate e sottoposte all’attenzione del Consiglio Comunale con la nota del 30 marzo del 2022.

I funzionari e tecnici comunali Stefano Monteferrante, Gisella La Palombara, Luca Giammichele e Luca Mastrangelo, scrivevano che “l’alternativa D(0) non raggiunge gli obiettivi del progetto di allontanamento del traffico dall’attuale sede viaria della SS16, e non garantisce la separazione tra il flusso veicolare pesante e quello cittadino, già attualmente promiscuo. Tale alternativa comporta, inoltre, un peggioramento della viabilità di Vasto Marina, anche in considerazione del fatto che, l’eventuale realizzazione dei tratti 2 e 3, molto più veloci, determinerebbe il rallentamento del traffico e la congestione dello stesso nell’intersezione con il tratto, 1 effetto imbuto (l’innesto in prossimità del Ponte De Nardis meglio conosciuto dai vastesi come ponte “Tessitore”)”. I Funzionari e tecnici comunali aggiungevano ancora:

“Si ribadisce la contrarietà a qualsiasi ipotesi progettuale di percorso, anche a raso, che attraversi il costone orientale della Città di Vasto” e concludevano così la loro relazione: “Si ritiene, viceversa, plausibile un’alternativa che preveda l’allontanamento del traffico veicolare dalla SS 16, dalla ‘via del mare’ della Costa dei Trabocchi, in linea con i piani urbanistici comunali e regionali in corso di approvazione, che hanno l’obiettivo di valorizzazione, dal punto di vista turistico ed ambientale, tale tratto di costa già attraversato dalla Via Verde. A tal proposito si richiamano, per opportuna conoscenza, il Piano Attuativo della zona F8 del PRG (Piano Costa) in corso di redazione, che riguarda il territorio comunale a valle della SS16 e confinante con la stessa, dalla località Vignola a Vasto Marina, e che prevede la valorizzazione turistico/ricettiva della zona, ed il Progetto Speciale Territoriale della Regione Abruzzo della Costa dei Trabocchi, in cui è inclusa la SS 16 come ‘strada panoramica della Costa dei Trabocchi”.

ANAS e rappresentanti politici di questo territorio, ignorando la contrarietà dei cittadini, vanno avanti per la loro strada spendendo i pochi soldi che sono disponibili, al momento, per la sola progettazione di un’opera che, se realizzata, andrà a penalizzare Vasto in maniera irreversibile.

Il “collo di bottiglia” che si andrebbe a creare in prossimità dell’esistente viadotto “De Nardis” è facilmente immaginabile giacché la Variante non andrà ad incidere minimamente su Vasto Marina cristallizzando l’attuale situazione. E tutti sappiamo cosa accade da “Cungarelle” al viadotto “De Nardis” nei momenti di punta del traffico.

Giuseppe Forte

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