Ha destato non poca meraviglia e stupore tra l’opinione pubblica vastese la presa di posizione assunta, attraverso la diffusione di un comunicato stampa, dal Circolo di Fratelli d’Italia di Vasto in merito alla travagliata vicenda della variante alla Statale Adriatica 16.
In quella nota si legge testualmente: “il Circolo FDI di Vasto esprime grande soddisfazione per l’avanzamento dei lavori della Variante della S.S. 16 Adriatica, un’opera fondamentale per il miglioramento delle infrastrutture del territorio. Dopo anni di attese e discussioni, l’intervento sulla viabilità della zona di Vasto Marina è ormai prossimo a diventare realtà”.
In sostanza i rappresentanti della Meloni sul nostro territorio arrivano a definire la Variante “finalmente approvata” aggiungendo, più avanti, queste parole:” il progetto ha finalmente ricevuto il via libera”.
Da chi, come e quando?
I rappresentanti di FdI fanno finta di non sapere che l’argomento dovrà, per forza di cose, tornare in discussione all’interno del Consiglio Comunale. Gli uomini della destra vastese, evidentemente “pompati” dai loro referenti regionali e dai loro parlamentari, ritengono che la “variante di prossimità” in fase di progettazione è da ritenere opera certa.
Ai tre consiglieri comunali Prospero, Suriani e Giangiacomo sarà bene ricordare che il Consiglio Comunale di questa Città in ben due circostanze, per la precisione con la delibera n.44 del 03.04.2017 e con la delibera n.79 del 29.08.2019, ha espresso all’UNANIMITA’ (ndr: quindi anche con i voti dei consiglieri comunali di centrodestra) il proprio deciso NO all’ipotesi di variante sotto l’abitato di Vasto.
A questi signori ricordo che con il voto di tutti i consiglieri comunali presenti fu deliberato quanto segue:
1 – di impegnare il Sindaco e l’Amministrazione comunale a proseguire nell’impegno profuso presso le sedi istituzionali competenti volto a promuovere l’iter procedurale del progetto di variante alla statale 16 adriatica come definito dal piano strategico della macroarea Vasto – San Salvo;
2 – di non condividere l’ipotesi di tracciato di variante alla strada statale 16 cosiddetta a mare a servizio dell’abitato di Vasto e Vasto marina predisposto dall’Anas con la previsione di viadotti e/o gallerie da località Trave fino alla stazione ferroviaria di Vasto – San Salvo ritenuti non compatibili con lo sviluppo ordinato del territorio secondo le risultanze scaturite all’esito dell’odierno dibattito”.
All’epoca erano stati gli amministratori ed i consiglieri comunali di centrosinistra a contrastare con decisione le ipotesi progettuali buttate sul tavolo della discussione dall’ANAS. Se il pericolo dei viadotti e e delle gallerie è stato scongiurato lo si deve ad amministratori caparbi che hanno saputo dire di NO ai tavoli nazionali e regionali.
L’Anas, che non aveva e non ha in cassa i soldi necessari per la realizzazione della variante di Vasto, ha, fin qui, traccheggiato e negli ultimi mesi ha premuto il piede sull’acceleratore per la definizione del progetto di quella “variante di prossimità” la cui realizzazione non risolverebbe di certo i problemi della viabilità nel territorio di Vasto. La nostra sarà l’unica città della costa adriatica alla quale viene negata la realizzazione di una viabilità confacente alla consistenza del territorio e alla lunghezza della propria costa che va dalla sponda destra del Fiume Sinello fino alla sponda sinistra del Torrente Buonanotte per incunearsi addirittura nell’abitato di San Salvo.
A questi “solerti” rappresentanti politici della destra vastese mii va di chiedere:
Con la realizzazione della “variante di prossimità” i Tir quale strada percorreranno da Punta Penna fino a Vasto Marina?
Continueranno i mezzi pesanti a transitare su via Donizetti strada sulla quale confluisce il traffico delle stradine attigue che consentono di raggiungere la spiaggia di Vasto marina?
Quale strada dovranno percorrere i mezzi pesanti che dalla zona industriale di Piana Sant’Angelo dovranno raggiungere il porto di Punta Penna per il carico e lo scarico delle merci?
In attesa di risposte a queste domande chiedo loro: cosa o chi vi ha indotti a cambiare parere?
Dinanzi a certe “provocazioni” sarà bene che il Sindaco Menna e la sua maggioranza facciano chiarezza su questa delicata questione riportando l’argomento all’attenzione dell’Assise civica.
Ai fautori della “variante di prossimità” un consiglio: visto che la Regione Abruzzo sa sperperare il pubblico denaro con mance e mancette facciano pressione su politici come Sigismondi (amico della Meloni), Magnacca (amica di Marsilio) e Prospero (amico di se stesso) affinché quel tracciato, in parte già esistente, venga finanziato con fondi regionali pretendendo da Anas la realizzazione di una vera Variante alla 16 che aggiri il territorio di Vasto ad Ovest della Città.
Giuseppe Forte (Consigliere Comunale)