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Spiagge libere, M5S: “Dal centrodestra di Marsilio solo interventi spot che alimentano caos in una situazione già critica”

“Il centrodestra del presidente Marsilio si ostina a portare avanti una proposta maldestra e iniqua per definire la percentuale minima di spiagge libere da concessioni demaniali per le coste abruzzesi. Oggi, in Commissione, abbiamo ascoltato proposte di emendamenti che assomigliano più a pezze a colori con cui mettere riparo a situazioni lasciate senza controllo per anni che ad atti di programmazione per il futuro. La spada di Damocle della Bolkestein incombe senza che né il Governo nazionale né la Regione stiano facendo chiarezza su cosa si dovrà fare: vivono nell’inerzia con interventi spot come questo emendamento ‘Salva Pescara’ che rischia di creare un pasticcio non solo nel merito ma anche nel metodo”, dichiarano i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini e Francesco Taglieri, anche capogruppo in Consiglio regionale.

“Abbiamo fatto una proposta chiara: non presentare emendamenti su una materia così delicata all’interno di una legge non appropriata per aprire un dialogo con i portatori di interesse e discutere sulla gestione del demanio marittimo in Abruzzo. Vanno garantite quantità di spiagge libere per ogni singolo Comune della costa, piuttosto che stravolgere potenzialmente tutto il territorio costiero abruzzese per salvare pochi Comuni. Tra questi spicca il caso di Pescara che ha una percentuale di spiagge libere molto al di sotto del 20% minimo stabilito dal Piano Demaniale Marittimo”.  “La Regione sta tentando di giustificare il mancato rispetto delle quote minime di spiagge libere con una modifica che, invece di risolvere il problema, scarica le responsabilità sugli enti locali più virtuosi. Così facendo, anziché sanare le criticità, rischia di penalizzare chi ha lavorato per tutelare il patrimonio pubblico e garantire l’accesso al mare” proseguono i Consiglieri.

“Non possiamo limitarci a salvare una città a discapito di altre: è la gestione complessiva delle spiagge abruzzesi che necessita di una riforma seria e lungimirante a vantaggio di tutti. La Regione deve farsi garante dell’accesso alle spiagge come bene pubblico e della tutela degli ecosistemi marini colpiti da degrado ed erosione, insieme a uno sviluppo solido e duraturo delle economie locali basate sul turismo balneare. Invece, stiamo assistendo ancora una volta ad un governo regionale asservito a dinamiche che favoriscono alcuni territori rispetto al resto dell’Abruzzo. Per questo chiediamo che si torni all’interno delle commissioni competenti per parlare della programmazione di tutta la costa e non solo di aree predefinite”, dichiarano i Consiglieri del Movimento 5 Stelle.

“La situazione delle spiagge libere in Abruzzo è il risultato di anni di cattiva gestione regionale, con piani comunali non aggiornati e un controllo insufficiente sul rispetto delle norme da parte della stessa Regione. La maggioranza di centrodestra è ancora in tempo per fare un passo indietro e aprire un confronto serio e approfondito sulla gestione del demanio marittimo in Abruzzo. È necessario che la Regione si assuma le proprie responsabilità, avviando una pianificazione coordinata e trasparente che tenga conto delle specificità dei territori, delle normative ambientali e dei diritti collettivi. Non è accettabile continuare a legiferare in modo frammentario e disorganizzato su questioni che riguardano il futuro delle nostre coste e dei cittadini abruzzesi”, concludono Francesco Taglieri e Erika Alessandrini.

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