Al via i lavori per la messa in sicurezza di Punta dell’Opera, zona a sud di Punta Penna e a nord di Vignola, soggetta a erosione, attraverso la realizzazione di opere di mitigazione. In quel tratto di litorale sono presenti lo storico ristorante Il Corsaro e il complesso turistico-residenziale Costa Turchese, realizzato a due passi dal mare negli anni Sessanta. Risale al 24 gennaio l’ordinanza del comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Vasto, Rossella D’Ettorre destinata ad una serie di enti.
Con il provvedimento si rende noto che fino al 21 febbraio lo specchio acqueo antistante la spiaggia di Punta dell’Opera sarà interessato dall’esecuzione degli interventi per contrastare l’erosione costiera tramite l’impiego del Motopontone della ditta incaricata. Nella zona di mare interessata ai lavori è vietato transitare, ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto che ad un uso professionale; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; effettuare la balneazione e ogni altra attività connessa con l’uso del mare diversa dai lavori in questione. L’ordinanza dell’autorità marittima prevede anche una serie di prescrizioni per la ditta esecutrice dei lavori.
Il progetto del comune di Vasto prevede la realizzazione di una protezione in mare per una lunghezza pari a 145 metri, attraverso il posizionamento di enormi massi in ordine sparso e ad una profondità massima di un metro per non compromettere le caratteristiche naturali del luogo.
La durata dei lavori – che non sono ancora iniziati – è stata stimata in 30 giorni. Si prevede l’esecuzione degli interventi esclusivamente via mare, da effettuarsi con mezzi marittimi idonei (motopontone), aventi caratteristiche tecniche in grado di assicurare la corretta posa in opera dei massi. Il carico dei massi naturali su mezzi marittimi per la lavorazione via mare verrà effettuato dal porto di Vasto.
L’obiettivo che si intende raggiungere è quello di mettere in sicurezza quel tratto di litorale evitando alterazioni paesaggistiche dei luoghi, vista la vicinanza dell’area Sic (sito di interesse comunitario) e della riserva naturale di Punta Aderci. I lavori sono stati finanziati dalla Regione Abruzzo, con un contributo di 225mila euro.
Anna Bontempo (Il Centro)
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