” Non luogo a procedere ” . La formula pronunciata dai giudice per le udienze preliminari del tribunale per i minori dell’Aquila chiamata a giudicare K.C. accusato di lesioni e danneggiamento è stata la fine di un incubo per il ragazzo vastese divenuto da poco maggiorenne.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
” E’ venuta a galla la verità “, dice soddisfatta il legale che ha assistito il ragazzo, l’avvocato Margherita Conti.
” In realtà il mio cliente è stato coinvolto nell’ennesimo episodio di bullismo all’uscita da scuola davanti alla fermata del bus, ma ha solo poggiato una mano sulla guancia del ragazzino che dopo aver vessato il fratello minore di K.C. spavaldamente lo ha sfidato poggiando la fronte al suo viso “.
La vicenda risale al 20 settembre 2022. Nel mirino di A.F.,15 anni, finisce un compagno di classe. Il ragazzino diventa oggetto di scherno e dispetti quotidiani al punto che non vuole più andare scuola. Al termine delle lezioni K.C., fratello maggiore del ragazzino bullizzato, affronta A.F. chiedendogli spiegazioni. Per tutta risposta A.F. avvicina il suo viso a quello di K.C. che istintivamente lo respinge. Alla scena assistono numerosi studenti. Il giorno seguente A.F. va a scuola e finge di stare male. Dopo due giorni va anche al pronto soccorso lamentando problemi ad uno zigomo. Contusioni smentite dai medici. K.C. però viene indagato.
