Un pitbull senza guinzaglio che vaga per le vie di Cupello ha riacceso i riflettori sul problema del randagismo e su come le amministrazioni intervengono per eliminare o ridurre questo fenomeno. Stando a quanto riferito da alcuni cittadini il cane, pur non essendo aggressivo, è saltato addosso ad un passante che, spaventato, si è rivolto alla vicina stazione dei carabinieri.
“L’estate scorsa abbiamo presentato un’interrogazione chiedendo quali fossero le misure già acquisite e previste riguardo al fenomeno sempre più preoccupante del randagismo”, ricorda Dario Leone, capogruppo consiliare di Officina Cupello, “fioccarono progetti risolutivi, iniziative già svolte (delle quali nessuno però si era accorto), funzionali alle consuete messe in scena tipiche del modus operandi ormai noto. La notizia di un pitbull senza guinzaglio che salta addosso alle persone ha riproposto il problema. I cittadini pongono legittimi quesiti riguardo alla sicurezza. Se il pitbull fosse saltato sopra un bambino? Cosa sarebbe accaduto?
Riporteremo in consiglio comunale il tema della gestione del randagismo dato che – malgrado le rassicurazioni – non sembra aver cessato di preoccupare la nostra comunità. L’assessore delegato dovrà rispondere della leggerezza con la quale ha finora affrontato questo tema. Nell’augurio di avere per risposta – come di consueto – i due o tre “smile sorridenti”, dato che darwinianamente, per esprimerci, abbiamo a disposizione ben più di un paio di geroglifici”, conclude Leone.
Il problema del randagismo è comune a tutto il territorio. Spesso però i cani che vagano per strada hanno un proprietario a cui è possibile risalire solo se l’animale ha un microchip. Diversi i casi segnalati anche a Vasto.
Anna Bontempo (Il Centro)
