Nei giorni scorsi si è tenuto il convegno: “Gli stati generali della creatività. Nuove frontiere per la scuola del domani” alla Scuola Spataro Ic1 Vasto con la presenza di tutte le istituzioni scolastiche di Vasto, Casalbordino, Monteodorisio- Cupello e San Salvo, i vari artisti del territorio e la Confindustria. Il dirigente scolastico prof.ssa Eufrasia Fonzo e l’Assessore alla Scuola del Comune di Vasto Paola Cianci, hanno sottolineato, nei saluti inziali, quanto sia importante parlare tutti insieme oggi della creatività, intesa come pensiero divergente e di come questa competenza sia tra le skill più importanti da raggiungere per la velocità del cambiamento tecnologico e l’evoluzione delle dinamiche economiche.
Rosaria Spagnuolo, docente della Scuola Primaria “G. Spataro”, ha moderato il convegno dando il giusto risalto ai numerosi ospiti.
Antonella Marrollo, consigliera di Presidenza di Confindustria Abruzzo Medio Sangro, ha sottolineato il ruolo strategico della scuola nell’incrementare un pensiero che sviluppi la creatività e come la diversità sia un punto di forza nel percorso formativo e poi lavorativo.
Serena Cerullo, coordinatrice dei nidi comunali, ha evidenziato il grandissimo potenziale di creatività che i bambini hanno da 0 a 3 anni e di come siano importanti tutte le esperienze di creatività in cui i bambini possono costruire, manipolare, esplorare incrementando al tempo stesso lo sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e l’autonomia. In particolare, l’arte, nell’ambito del nido d’infanzia, diventa uno strumento privilegiato per favorire questo tipo di sviluppo del pensiero divergente, permette ai bambini di esplorare il mondo attraverso i sensi, di esprimere emozioni e pensieri che ancora non riescono a verbalizzare e di acquisire competenze cognitive e motorie, attraverso attività artistiche semplici
Orlando Raspa, docente dell’Ic1 Spataro Paolucci ha sottolineato l’importanza delle attività laboratoriali in tutte le discipline che potenzino la creatività. Ha raccontato inoltre l’esperienza che un gruppo di alunni delle Paolucci sta vivendo nel riprodurre su tela l’Ulisse del prof. Nicola D’Adamo, consentendo di mantenere un legame con il passato e avere uno sguardo verso il futuro e la modernità.
Miriana Marrollo docente della scuola dell’infanzia paritaria Il Girotondo, parlando dell’importanza dell’educazione alla creatività nella scuola dell’infanzia ha raccontato le tante attività didattiche che la scuola propone per far esprimere ai bambini la propria diversità, mettendo in luce il proprio potenziale, incoraggiando il pensiero divergente in situazioni aperte da esplorare e inventare, in un contesto di acquisizione di competenze trasversali.
Daniela Madonna del laboratorio d’arte Artibus di Vasto ha raccontato la ricca esperienza di attività ludico-artistiche proposte a bambini e ragazzi in questi anni che con le varie esperienze hanno incrementato la manipolazione, il pensiero divergente, l’espressione di sé, il creare altro da sé e che vedono la creatività come matrice comune che diventa vera e propria cura.
Rosetta Rossi, docente della Nuova Direzione Didattica di Vasto ha parlato del ruolo strategico della scuola nello sviluppare il proprio potenziale, il proprio spirito critico, la capacità di andare oltre il pensiero convenzionale anche mediante attività laboratoriali che incrementano le competenze creative in un percorso anche emozionale che include mente e cuore.
Piero Garone, responsabile della Music Player Academy di Vasto, ha posto l’attenzione sul rischio dei giovani di venir risucchiati in una spirale di omologazione, dove il pensiero critico e la capacità di immaginare alternative sono spesso soffocati. Ha sottolineato come la creatività diventi quindi, anche in campo musicale o teatrale, una forza fondamentale per aiutarli a scoprire sé stessi, affrontando le sfide del futuro, realizzando appieno il proprio potenziale umano e professionale.
Emma Columbro, docente dell’IC Rossetti, ha evidenziato come nella scuola attuale non è importante sviluppare il pensiero convergente ma quello divergente e creativo che valorizza l’esperienza, l’empatia, il processo collaborativo che mediante una didattica laboratoriale va oltre le discipline anche con corsi orientanti che individuano le attitudini, individuano abilità e competenze e rimodulino i metodi.
Antonella Pizzi, docente I.O. Ridolfi, ha parlato di creatività, di pensiero divergente nell’ambito della lettura, che permette di vedere la realtà da prospettive nuove. Ha raccontato i tantissimi progetti legati alla lettura del suo istituto, dagli incontri con gli autori, a LeggiAmo, Io leggo per te, nati per leggere, Premio nazionale Nati per leggere, favole e yoga, libroterapia.
Chiara Iacovitti, nota al territorio come Chiara nei libri Spazio Letterario, ha parlato della sua ricca esperienza laboratoriale con i bambini nell’ambito della lettura che consente di potenziare lo sviluppo dell’inclusività, dello sviluppo della pluralità e diversità nell’ambito del pensiero critico e divergente.
Le docenti Maria Aurelia Del Casale e Immacolata Parente dell’I.O. Mattioli D’Acquisto di San Salvo hanno parlato di come l’arte e la musica possano essere le discipline privilegiate per lo sviluppo della creatività ma anche per coltivare il senso di appartenenza e di cura con la comunità negli spazi pubblici. Dalle esperienze fatte hanno verificato come la creatività possa diventare il motore di un cambiamento condiviso.
Francesca Berchicci, docente dell’IC Rodari di San Salvo, ha parlato dei progetti dell’istituto nel proporre la creatività con metodi innovativi, con la ricerca di nuove metodologie: Outdoor Education, Debate, Stem, Erasmus, Clil,eTwinning e musica, che portano la scuola, attraverso attività laboratoriali, collaborative e inclusive, ad essere luogo di cura e del bello.
Fabio Falcone, musicista e avvocato, ha parlato dell’importanza dello sviluppo della creatività, come sviluppo anche della curiosità e del pensiero differente e del lavoro che può fare la scuola per trovare nuove metodologie, per creare un nuovo ponte con la società, proponendo un’educazione al bello, un incremento della passione e della cultura, anche mediante la musica.
Roberta Pesce, docente dell’Ic Ps Zimarino di Casalbordino, ha raccontato i tantissimi progetti creativi che l’istituto propone nella scuola senza zaino e in tutti i gradi di scuola per sviluppare attività laboratoriali creativi che educano al pensiero divergente, facendo propria il concetto di Maria Montessori “Quello che la mano fa la mente ricorda”, mediante Geo Lab, Archeo lab, Arte, officina delle storie, food lab, teatro e tanto altro.
Per Giuseppe Buono del laboratorio Creta Rossa, assente per motivi di salute, è stato letto il documento che ci ha inviato in cui ha evidenziato come per loro la creatività è sinonimo di condivisione e partecipazione e come tutti i progetti in ceramica realizzati hanno in comune obiettivi legati a incrementare il senso di appartenenza al territorio, la salvaguardia e tutela dei luoghi, la riduzione degli atti vandalici. Hanno individuato altre 4 realtà italiane che stanno portando avanti come loro progetti in ceramica e dai dati raccolti c’è la testimonianza che nessuno ha mai registrato atti vandalici, a distanza di anni, nei confronti delle opere in ceramica realizzate dai bambini. La creatività genera bellezza e la bellezza genera serenità. Se è vero che un bambino creativo è un bambino felice come diceva Munari allora una città creativa è una città felice … e più bella.
I dirigenti scolastici presenti: dell’Istituto Omnicomprensivo “Ridolfi-Zimarino”, Prof.ssa Antonietta Ciffolilli, dell’Istituto Omnicomprensivo R. Mattioli – S- D’Acquisto, Prof.ssa Annarosa Costantini e dell’Istituto Comprensivo 1 Spataro Paolucci, Prof.ssa Eufrasia Fonzo, hanno evidenziato, al termine del convegno, grande apprezzamento per la condivisione dei tanti progetti evidenziati che esprimono la grandissima ricchezza creativa delle istituzioni scolastiche e della nostra comunità più in generale. C’è la disponibilità verso un ambizioso progetto educativo legato alla creatività diffusa da portare all’attenzione delle più alte sfere istituzionali che possa rendere il territorio ancora di più presidio di bellezza e cultura.