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Continua il nostro viaggio nell’anno 1945 a distanza di 80 anni: La Conferenza di Jalta

 

Le conferenze interalleate

Nel corso della Seconda guerra mondiale, più precisamente dal 9 agosto 1941 al 2 agosto 1945, gli Alleati contro il Nazi-fascismo si incontrarono per 21 volte, mediamente, una volta ogni due mesi, ma gli incontri passati alla storia furono tre, perché furono quelli tenuti dai tre leader, piuttosto che dai loro ministri degli esteri o delegati.

La conferenza di Teheran 

Prima di parlare di Jalta è necessario narrare del primo incontro tra Stalin (URSS), Roosevelt (USA) e Churchill (GB) che si tenne a Teheran dal 28 novembre al 1° dicembre 1943. In questa conferenza diremo, sinteticamente, che si decise l’appoggio, in Jugoslavia, ai partigiani di Tito; uno sbarco da tenersi sulle coste occidentali della Francia nella primavera dell’anno successivo (quello che sarebbe stato lo sbarco in Normandia – 6 giugno 1944) in modo da alleggerire la pressione tedesca sul fronte orientale; la divisione della Germania in più parti per indebolirne la forza militare; la delimitazione dei confini della Polonia a vantaggio dell’URSS. Infatti, dopo la prima grande sconfitta, meglio dire disfatta, dell’esercito tedesco nella Battaglia di Stalingrado che, dopo cinque mesi di combattimenti porta a porta, si era conclusa il 3 febbraio 1943 con la vittoria dei Sovietici; a seguito dello sbarco in Sicilia degli anglo-americani il 10 luglio 1943 e la resa dell’Italia due mesi dopo, era ormai chiaro che la guerra sarebbe stata vinta dagli Alleati, perciò i tre leader già si cominciarono ad organizzare il nuovo ordine mondiale. Parliamo di tre leader ma, come comprese subito e amaramente Churchill proprio a Teheran, ormai la partita di quel “risiko” era giocata esclusivamente da Stalin e Roosevelt.  

La conferenza di Jalta (Crimea) 

E’ quella che è rappresentata su tutti i libri di storia con la foto dei tre leader seduti uno a fianco all’altro, foto che abbiamo riportato anche noi in questo articolo. 

L’incontro, che vide ancora una volta la partecipazione dei tre leader alleati, si tenne dal 4 all’11 febbraio 1945 quando ormai la Germania era stata accerchiata dalle truppe alleate e da lì a due mesi l’Armata Rossa sarebbe entrata a Berlino. 

In questa conferenza l’Europa venne divisa in due zone di influenza: la parte occidentale sotto il controllo anglo-americano (che poi sarà soltanto statunitense) e quella orientale sotto il controllo sovietico. In altre parole, si prese atto che le due super-potenze (USA e URSS) avrebbero controllato le zone che erano state liberate dalle loro truppe. Faceva eccezione Berlino, la capitale del Terzo Reich, che sarebbe stata divisa in quattro settori ciascuno dei quali sarebbe stato assegnato alle quattro nazioni vincitrici: Francia, Gran Bretagna, USA e URSS.  

Ma vediamo nel dettaglio ciò che fu deciso: 

  1. Fu emanata una dichiarazione per un’Europa libera di autodeterminarsi con libere elezioni democratiche (cosa che non sarà rispettata nemmeno nella parte occidentale quando alle elezioni del 1948 gli americani minacciarono, in caso di vittoria del Fronte social-comunista, di sospendere il Piano Marshall e interrompere le rimesse degli italiani emigrati negli USA); 
  2. La Germania venne divisa in quattro zone d’influenza, come Berlino, e smilitarizzata in modo da renderla innocua. La divisione doveva essere temporanea. Anche in questo caso andò diversamente visto che la riunificazione tedesca avvenne solo nel 1990, a seguito del crollo del Muro di Berlino. 
  3. Indizione di una conferenza a San Francisco, da tenersi due mesi più tardi, per la istituzione di un organismo sovra-nazionale con compito di ricomporre i vari conflitti a livello globale. Tale organizzazione sarebbe stata istituita il 24 ottobre del 1945 e avrebbe preso il nome di ONU. 
  4. I danni di guerra a carico della Germania furono quantificati in 22 miliardi di dollari. 
  5. I Sovietici, entro tre mesi dalla fine della guerra in Europa, avrebbero dichiarato guerra al Giappone ed ottenuto l’Isola Sachalin e le Isole Curili. Ciò accadde l’8 agosto 1945, due giorni dopo il lancio della bomba atomica americana su Hiroshima.

Insomma con la Conferenza di Jalta lo scacchiere geo-politico mondiale in generale e quello europeo in particolare fu diviso in rigidissime zone d’influenza che sarebbero saltate, e non del tutto, soltanto alla fine del 1991 con la dissoluzione dell’Unione Sovietica. 

Laura Del Casale

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