Conto alla rovescia per la cassa integrazione concessa ai lavoratori della Esplodenti Sabino di Casalbordino. La cig scade l’11 febbraio. Per le famiglie degli 80 dipendenti la preoccupazione è tanta. I sindacati hanno fissato un incontro il 10 febbraio per fare il punto della situazione.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo, è la collega Paola Calvano.
” Siamo certi che la cig verrà prorogata “, dice fiducioso Emilio Di Cola ( Cgil) che però altro per il momento non vuole aggiungere. La situazione è molto delicata. Non è dato sapere neppure quanto tempo eventualmente potrebbe durare la nuova proroga. Gli ammortizzatori sociali partirono il 23 marzo 2024 e vennero rinnovati ad agosto.
La Esplodenti Sabino era stata fermata il 13 settembre 2023 a causa di un’esplosione costata la vita a tre dipendenti: Giulio Romano, 56 anni, di Casalbordino; Fernando Di Nella, 62, di Lanciano e Gianluca De Santis, 44, di Palata (Campobasso).
Le indagini sono ancora in corso. In attesa del riottenimento di tutte le licenze, per i lavoratori della Esplodenti Sabino gli ammortizzatori sociali sono un’ancora di salvezza. La situazione della Esplodenti era stata discussa il 31 gennaio scorso nella sede di Confidustria, insieme alla società.
Dopo l’11 febbraio è assolutamente necessario attivare un nuovo pacchetto di cassa integrazione che potrebbe passare da straordinaria a ordinaria . Nulla però è certo. L’azienda tace e i sindacati mantengono un atteggiamento prudente . La ripartenza dell’attività a pieno regime dipende dalla prefettura di Chieti.
Un passaggio fondamentale è la relazione che verrà rilasciata dal Comitato tecnico regionale . L’azienda aveva annunciato comunque il passaggio a lavorazioni meno rischiose. In ballo c’è anche la vendita di Esplodenti Sabino alla Rheinmetall Italia S.p.A (Rwm) . L’industria tedesca Rvm è ritenuta la maggiore industria tedesca nel campo degli armamenti.
