L’Uroboro della storia, terza ed ultima parte: dalla dissoluzione dell’Urss all’invasione dell’Ucrania
La Nuova Russia
Dopo 69 anni, il 26 dicembre 1991 il Soviet Supremo del PCUS votò lo scioglimento dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. L’evento suscitò una sorta di euforia globale fino al punto da preconizzare una pace perpetua e addirittura la fine della Storia, intesa come fine della dialettica marxista e il trionfo globale delle liberal-democrazie.
La Russia non era più un pericolo, ma una sorta di Eldorado, sostanzialmente poco sfruttato, con cui fare affari, data la ricchezza del sottosuolo e delle risorse naturali (petrolio, gas, legname, carbone, oro, metalli preziosi, palladio, nichel, platino e molto altro), oltre al desiderio di circa 150 milioni di russi di godere dell’economia consumistica di stampo occidentale, desiderio assecondato con entusiasmo dal n...