Dopo undici anni è arrivato al capolinea il processo sull’Operazione Esmeralda, la retata antidroga scattata su richiesta del gip aquilano Marco Billi, con nove assoluzioni e una sola condanna.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
E’ quanto hanno deciso i giudici della Corte D’Appello dell’Aquila formata dai magistrati , Giuseppe Romano Gargarella, Alfonso Grimaldi e Raffaella Giammarota, al termine del processo a carico di 10 imputati che in primo grado avevano accumulato complessivamente ottanta anni di carcere.
“In appello – si legge sul Centro di oggi – la Corte ha pronunciato l’assoluzione per Claudio Spinelli , 46 anni di Pescara, Carmine Bevilacqua 50 di Vasto , Lucia Sauchella ,48, di Mondragone , Davide De Simone, 46 di Lanciano, Maria Bevilacqua ,45 di Pescara, Italo Di Rocco , 56 anni di Pescara, Umberto Bevilacqua , 40 di Pescara, Rita Di Rocco, 38 ,di Pescara e Ferdinando Bevilacqua 54, di Vasto . Rideterminata la pena per Anna Bevilacqua 42 anni di Vasto in sette anni di reclusione e 30mila euro di multa.
L’accusa contestata agli imputati era quella di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti. Il “capofila” secondo gli investigatori e i giudici vastesi sarebbe stato un nomade , Italo Di Rocco , difeso dall’avvocato Raffaele Giacomucci. A difendere Carmine Bevilacqua e Lucia Sauchella, la cui posizione era molto delicata , sono stati gli avvocati, Antonello Cerella, Giuseppe La Rana, Alessandra Cappa e Fiorenzo Cieri.”
Gli altri imputati erano difesi dagli avvocati Luigi Marinelli , Gaetano Pedullà, Gianluigi Amoroso, Antonio Valentini , Alfredo Forcillo.