Applausi scroscianti della folla, ieri sera al gruppo degli “Amici delle Tradizioni di San Salvo” che per il 45esimo anno consecutivo è sceso in piazza con le note dell’antico canto dedicato a Sant’Antonio protettore dei contadini. La tradizione del canto del Sant’Antonio Abate affonda le sue radici nell’ antica tradizione dei campagnoli. Molto divertente la scena dove il Santo con lunga barba affronta di petto il diavolo maligno. Inizia una lotta furibonda ma: Sand’Andonie ‘nghi lu bastòne, li vatte bone bone.
Alla fine della cruenta lotta, l’eremita scaraventa farfarillo (il demonio) giù all’inferno. La fede vince su tutto. Le prime esibizioni del gruppo sono state effettuate nel piazzale antistante del bar ‘Quadrilatero’ e del bar ‘Biondo’.
Abbiamo notato in mezzo al pubblico, anche il parroco Don Cinzio, che al termine del canto, si è presentato con un bottiglione stretto tra le mani di ‘lu sanghe de lu diavule (Il sangue del diavolo) che ha subito offerto ai componenti del gruppo e alle persone intorno. Assenza assoluta dei giovani. Peccato!