Dal Presidente della sezione del Vastese di Italia Nostra, Davide Aquilano, riceviamo e pubblichiamo:
Il 18 novembre 2023 la nostra associazione ha presentato alla stampa e reso pubblico il documento intitolato “7 domande a Francesco Menna, da 7 anni sindaco di Vasto (e da 2 presidente della Provincia), su questioni che da tempo attendono una risposta istituzionale”. Lo stesso è stato in tempo reale inviato, tramite PEC, al Sindaco della Città del Vasto, nonché Presidente della Provincia di Chieti.
Nel rispetto dell’impegno preso in quell’occasione, a distanza di due mesi, aggiorniamo la cittadinanza sugli sviluppi relativi alle questioni sollevate, che riteniamo di particolare interesse pubblico: nessuna delle domande ha ricevuto una risposta, ad eccezione della settima (relativa alla chiusura dell’archivio comunale), sulla quale è stato possibile interloquire con l’assessore Nicola Della Gatta, che, a tal proposito, in questi giorni ha annunciato pubblicamente la firma di un’importante convenzione con la Regione Abruzzo per la gestione condivisa di alcuni luoghi della cultura a Vasto.
A questo punto, portiamo a conoscenza della cittadinanza che il giorno 16 gennaio è stata inviata, a tutti i consiglieri comunali, la lettera allegata, per invitarli a rendersi disponibili nel farsi carico dell’onere della risoluzione dei seri ed atavici problemi da noi sollevati.
Consideriamo comunque ancora valida la richiesta pubblica presentata due mesi fa al rappresentante legale del Comune di Vasto e dell’Amministrazione Provinciale di Chieti.
Si allegano:
- 01. lettera ai consiglieri comunali di Vasto, datata 16 gennaio 2024;
- 02. lettera al Sindaco di Vasto, nonché presidente della Provincia di Chieti del 18 novembre 2023.
ALLEGATO 01
Vasto, 16 gennaio 2024
Gentili consiglieri,
come forse già saprete, la sezione di Italia Nostra del Vastese lo scorso 18 novembre ha pubblicamente presentato (e protocollato in Comune tramite PEC) un documento intitolato “7 domande a Francesco Menna, da 7 anni sindaco di Vasto (e da 2 presidente della Provincia), su questioni che da tempo attendono una risposta istituzionale”; documento che potete trovare in allegato.
Sono, come vedete, domande di interesse generale, su questioni tutte non secondarie per la nostra città. Ciononostante, nessuna di esse – ad eccezione della settima, ad opera dell’assessore Della Gatta – ha trovato non diciamo una risposta, ma neppure un interlocutore all’interno dell’intera Amministrazione comunale.
Così abbiamo pensato di provare a incontrare uno per uno, separatamente o no, a vostra scelta, ciascun gruppo consigliare. Con questa lettera, che renderemo pubblica, Vi chiediamo di segnalarci la Vostra disponibilità, secondo i tempi e i modi che riterrete opportuni.
Per il momento Vi ringraziamo dell’attenzione e Vi auguriamo un buon anno.
ALLEGATO 02
7 domande a Francesco Menna, da 7 anni sindaco di Vasto (e da 2 presidente della Provincia), su questioni che da tempo attendono una risposta istituzionale.
- Perché, a 28 anni dalla sua prima approvazione (dicembre 1995), non è stata data attuazione a una parte qualificante dello Statuto comunale, il Titolo II – Istituti di partecipazione– a cominciare dal Regolamento sugli istituti di partecipazione e di consultazione dei cittadini (Artt. 6, 12, 13, 24, 27). Senza di esso gli istituti di partecipazione restano sulla carta. L’Amministrazione comunale non dovrebbe favorire la crescita civile della città?
- Come mai, sempre a proposito dello Statuto comunale, non sono bastati 28 anni per l’attuazione dell’Art. 40, che prevede che il Sindaco indica “entro il mese di settembre di ogni anno, apposite conferenze dei servizi locali per esaminare l’andamento della qualità, quantità, efficienza ed efficacia dei servizi, formulando idonee soluzioni per il miglioramento di essi. A tali conferenze vengono invitate le associazioni e le organizzazioni interessate al servizio.” Servizio idrico, rifiuti, trasporto pubblico locale, servizi comunali di assistenza, etc: ai cittadini andrebbe riconosciuto il diritto di sapere.
- Perché, a 29 anni dalla sua adozione (aprile 1994) non è stato ancora aggiornato il Piano Regolatore Territoriale (PRT) dell’area industriale di Vasto. Ricordiamo che il suddetto PRT è anteriore di 4 anni all’istituzione della Riserva Regionale di Punta d’Erce, di cui di conseguenza non poteva tener conto. Ma ora sono passati 25 anni. Vogliamo ancora far finta di nulla?
- Perché, a 9 anni dall’inserimento, da parte della Regione Abruzzo (DGR 3 marzo 2014, n. 137), dei siti delle società Puccioni spa ed Eco Fox srl nell’elenco dei siti potenzialmente contaminati il Comune di Vasto non ha provveduto ad adottare gli strumenti previsti dalla legge nel caso di inerzia da parte del privato nella dovuta caratterizzazione dei siti.
- Come mai, a 6 anni dall’approvazione del Piano del Demanio marittimo comunale (aprile 2017) che prevedeva per l’area di fosso Marino interventi di “tutela ambientale, riqualificazione, rinaturalizzazione” l’Amministrazione comunale si è di recente contraddetta, annunciando il proprio intendimento di interrarlo dopo averlo intubato, così da scaricare le sue acque a 300 metri dalla riva. Costo tra i 3 milioni 600 mila e i 4 milioni di euro.
- Perché, a 4 anni dalla richiesta della Soprintendenza archeologica dell’Abruzzo (maggio 2019) di modifica, a seguito della sua acclarata difformità rispetto al tracciato reale, della vecchia Carta dei vincoli relativa all’acquedotto delle Luci, il Comune non vi ha ancora provveduto, né mostrato intenzione di farlo.
- Perché, a oltre 2 anni dalla chiusura dell’Archivio comunale (giugno 2021) a seguito del pensionamento della curatrice il Comune non si è curato di sostituirla, così da permetterne la fruizione alle scuole e agli studiosi interessati.
Su questi temi chiediamo al Sindaco un incontro.
Terremo aggiornata la cittadinanza sugli sviluppi.
Davide Aquilano