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Elezioni regionali, sondaggio di Fratelli d’Italia: botta e risposta tra il Sen. Sigismondi e il Segretario regionale Marinelli

“Il recente sondaggio commissionato da Fratelli d’Italia offre una chiara fotografia della situazione politica in Abruzzo.
Il presidente Marco Marsilio si posiziona in testa con un vantaggio di nove punti rispetto al candidato Luciano D’Amico, smentendo così il presunto ‘testa a testa’ ipotizzato dai dirigenti del centrosinistra, che rimane per loro un miraggio. Fratelli d’Italia con il 31% si conferma primo partito dell’Abruzzo”. Così in un post su Facebook il Sen. Etelwardo Sigismondi.

Subito arriva la replica del segretario regionale del PD Abruzzo, Daniele Marinelli.

“Vedremo meglio questo sondaggio diffuso da Fratelli d’italia quando sarà pubblicato. Per ora, i primi dati che emergono mi fanno dire questo a chi ha commissionato il sondaggio: siamo ormai al 20 gennaio, Babbo Natale è già tornato in Lapponia da qualche settimana e pure per la Befana siamo fuori tempo massimo.

Emerge che solo il 14% degli intervistati ha voluto esprimere un orientamento e non si capisce quale sia la distribuzione geografica o per fasce di età delle risposte. Tra le liste di centrodestra c’è una cannibalizzazione di Fratelli d’italia (che guarda caso ha commissionato l’indagine) nei confronti delle altre liste, che appare clamorosamente anomala rispetto a quanto ci si aspetterebbe. Viene inoltre sondata una lista del Presidente di cui ancora non si conoscono tutti i nomi, mentre nel centrosinistra non viene sondata alcuna lista civica. Evidentemente le abruzzesi e gli abruzzesi chiamati a rispondere al sondaggio avrebbero dovuto avere qualità divinatorie.

Colpisce poi, sulla base delle dichiarazioni del coordinatore di FDI, che i giudizi negativi nei confronti del governo Marsilio verrebbero espressi soltanto dal 19% delle persone intervistate, dato che smentirebbe tutte le rilevazioni, di tutti gli istituti demoscopici, sul gradimento del governatore della Regione, che è notoriamente tra i più bassi del Paese. Ora, va bene tutto, ma pure le favole vanno raccontate con un po’ di realismo.

La nostra campagna elettorale continua tra le gente, dove si registra invece una grave insofferenza verso questo governo regionale, lontanissimo dai problemi delle persone, e nei confronti di un presidente romano che va rispedito a Roma. Al contempo, è crescente la fiducia nei confronti di Luciano D’Amico, un abruzzese che vuole occuparsi della nostra regione e difenderne finalmente prerogative, bisogni e diritti”.

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