venerdì, Giugno 6

Vigilante ferito, gli atti tornano alla procura

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In accoglimento delle contestazioni esposte dagli avvocati Marisa Berarducci e Antonello Cerella, difensori di Denis Bimi, 32 anni, albanese, il presunto sparatore dell’addetto alla vigilanza Walther Cordisco, il giudice Stefania Izzi ha deciso che il fascicolo torna al pm a causa di omesso deposito di alcuni atti importanti riguardanti le intercettazioni.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

Si allungano quindi i tempi di una vicenda iniziata nel 2017 e che vede imputate ben 29 persone. Bimi è stato accusato di tentato omicidio, minacce, porto abusivo di armi e lesioni personali, altri nove indagati sono accusati di porto abusivo di arma da fuoco, lesioni personali aggravate e spaccio. In 18 sono accusati di spaccio e due di favoreggiamento. In totale 28 persone difese dagli avvocati Fiorenzo Cieri, Giovanni Di Santo, Alessandro Cerella e Francesco Cerella. 

Colpo di scena, dunque,  dopo otto anni di indagini, otto anni di episodi inquietanti e tre inchieste . La vicenda risale al 23 giugno 2017. L’episodio così come l’operazione Evelin compaiono anche nel dossier della Dda. Da quell’episodio gli investigatori scoprirono un importante giro d’affari di droga.

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