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Sabino, per la riconversione ci sono margini

L’appello lanciato da amministratori e rappresentanti sindacali della Esplodenti Sabino , è stato raccolto dal Governo. Grazie all’interessamento del senatore Etelwardo Sigismondi e del presidente della Regione , Marco Marsilio, a breve si terrà un tavolo di confronto al Ministero della Difesa per discutere del futuro della polveriera abruzzese. Al tavolo sarà presente l’Agenzia per la Difesa e il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Dopo la concessione della cassa integrazione straordinaria, l’incontro nella capitale sarà quindi un altro passo importantissimo. I trentatrè ettari di terreno attualmente occupati dalla polveriera sulla collinetta che si affaccia sulla riviera di Casalbordino potrebbero essere utilizzati in futuro per l’inertizzazione dei fuochi d’artificio e dei razzi segnalatori, prima trattati come attività secondaria. Per l’Esplodenti Sabino è un ritorno alle origini . La storia dell’azienda è iniziata circa cento anni fa con la produzione di fuochi d’artificio, seguita poi dalla polvere nera, dalle cartucce a polvere e da altri prodotti pirotecnici militari.

Paola Calvano

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