Da mattatoio comunale a zona residenziale. Verrà demolita e riconvertita in villette la struttura di via Sant’Onofrio chiusa nel 2018 ed inserita nell’elenco dei beni da dismettere. A distanza di oltre tre anni dalla manifestazione di interesse per l’acquisto dell’immobile da parte di una società privata, la Floew srl, il Comune ha avviato la procedura per la variante urbanistica semplificata, all’esito della quale sarà stabilito il nuovo valore dell’area.
“A decidere sarà il consiglio comunale che ha competenza in merito”, spiega l’assessore all’urbanistica, Alessandro D’Elisa, “una volta cambiata la destinazione d’uso dell’immobile ci sarà un avviso per la dismissione del bene a cui potranno rispondere tutte le ditte interessate”.
L’ex mattatoio è inserito da anni nell’elenco dei beni di proprietà comunale da dismettere insieme al parcheggio coperto di via Martiri Istriani a Vasto Marina e ad altri immobili. Dopo tre aste andate deserte si è fatta avanti una società di Vasto, la Floew srl, che ha manifestato interesse per l’acquisto dell’ex mattatoio, ma a determinate condizioni. Consistono nell’adozione di una variante al piano regolatore generale per poter realizzare un complesso residenziale e nello sgombero dei locali per poter procedere alla bonifica dell’intera area.
L’interesse dell’amministrazione comunale, che ha chiuso la struttura nel 2018, cessando il servizio di macellazione, sul presupposto che i ricavi erano di gran lunga inferiori ai costi di gestione, è vendere l’immobile non solo per incamerare fondi, ma anche per facilitare la sua riconversione. Tre le aste andate deserte. La prima fu indetta il 14 giugno 2018 con un prezzo base di 740.510 euro
Il secondo tentativo risale al 16 ottobre 2018 (importo: 666.459) e il terzo un anno dopo, il 25 febbraio 2019, quando il prezzo, per effetto delle riduzioni, si abbassò di circa 150mila euro, passando a 592.408 euro. Il regolamento per l’alienazione del patrimonio comunale consente – dopo tre aste andate deserte – di vendere il bene a trattativa privata, decurtando il prezzo fino ad un massimo del 10%. Le criticità emerse finora, ai fini della collocazione dell’immobile sul mercato, sono la necessità di un intervento di bonifica e messa in sicurezza dell’intero complesso ai fini della tutela della salute pubblica e della salubrità dell’ambiente. Al posto dell’ex mattatoio sorgerà un complesso residenziale, un intervento che secondo gli uffici “è compatibile con lo sviluppo sostenibile della zona interessata e che, non comportando impatti significativi, non necessita di alcuna misura di mitigazione ambientale.
Anna Bontempo (Il Centro)