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Foibe 2024, De Nicolis: “Non restare indifferenti di fronte alla tragedie dell’umanità£

Con la deposizione di un omaggio floreale  alla lapide a Norma Cossetto, dopo la benedizione di don Raimondo Artese, parroco della chiesa San Giuseppe, ha avuto inizio a San Salvo la celebrazione della Giornata del Ricordo.

Il sindaco Emanuela De Nicolis ha evidenziato nel suo intervento come la lapide di Norma Cossetto sia collocata  “come pietra d’inciampo” davanti a quella dedicata a Settimia Spizzichino, deportata insieme alla madre, due sorelle e una nipotina durante il rastrellamento del ghetto di Roma e unica a tornare da Auschwitz, nei pressi del Monumento ai Caduti. Lapide sulla quale è riportata la motivazione del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che il 9 dicembre 2005 assegnò alla Cossetto  l’onorificenza al valor civile: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.

La De Nicolis ha ricordato come le foibe siano una pagina d’orrore del Novecento, provocata da una pianificata volontà di epurazione su base etnica e nazionalista, coperta da una ingiustificabile cortina di silenzio che ebbe iniziò nel 1943, dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre. Avvenimenti della seconda guerra mondiale che solo negli ultimi decenni sono diventati storia condivisa, quando si è presa finalmente coscienza di cosa si consumò in quelle terre orientali di confine con il massacro di migliaia di italiani o costretti a lasciare le loro case. “Uomini, donne, bambini e anziani che conobbero la dolorosa esperienza dell’esilio, della perdita della casa, delle proprie radici, delle attività economiche. Quegli italiani fecero una scelta della  libertà. A noi uomini e donne del ventunesimo secolo è chiesto di fare memoria affinché quel periodo buio della nostra storia non vada perduto”.

Il sindaco ha invitato gli studenti a non restare mai indifferenti rispetto e a combattere il negazionismo o anche atteggiamenti tesi a giustificare certi avvenimenti nelle vicende storiche citando il presidente della Repubblica Mattarella: “Il rischio più grave di fronte alle tragedie dell’umanità non è il confronto di idee, anche tra quelle estreme, ma l’indifferenza che genera rimozione e oblio”.

E’ stato evidenziato come lo scorso 1° febbraio il Comune di San Salvo ha aderito per il secondo anno consecutivo alla Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre, con campagna di sensibilizzazione promossa dall’Anci per lo “Stop alle bombe sui civili”. Siamo circondati da conflitti: la guerra in Ucraina, i bombardamenti sulla striscia di Gaza. Fatti che fanno affermare che purtroppo la storia non è maestra per taluni.

La dirigente scolastica Annarosa Costantini del “Mattioli-D’Acquisto” ha spiegato come sia necessario contestualizzare e portare alla realtà gli eventi storici perché “ci devono dare degli insegnamenti. L’insegnamento che dobbiamo trarre da questa vicenda è che dovunque dobbiamo essere costruttori di pace, tutti i giorni, nelle piccole cose della nostra vita. Bullismo, incomprensioni, dissidi nella scuola. Su questo dobbiamo focalizzare il nostro impegno, imparando ad ascoltare gli altri, combattendo l’indifferenza”. Il dirigente scolastico Vincenzo Parente del Rodari ha invece ribadito “la cortina del silenzio” che per anni ha negato fatti della storia che hanno visto coinvolti gli italiani. “Occorre fare pace con il passato per onorare le vittime di questa tragedia per questa vergogna nazionale” ha concluso Parente.

Hanno reso più suggestiva la Giornata con i lavori preparati a scuola gli alunni delle classi quinta sezione A e B di via Ripalta dell’Istituto comprensivo “Gianni Rodari” che hanno presentato un cartellone e recitato delle poesie da loro composte con il coordinamento delle insegnanti Ernestina Vicoli, Vera Pannunzio, Rossana Ciavatta, Sonia Sabatino, Maria Felicia Cassetta e Morena Nozzi. Gli studenti del Consiglio comunale dei ragazzi dell’omnicomprensivo “Mattioli-D’Acquisto, coordinati dalle docenti Pina Cieri e Maria Aurelia Del Casale, sono stati presentati dal sindaco baby Fabio Tascone, ed hanno presentato un disegno che riportava frasi esplicative delle Foibe ed hanno infine eseguito la canzone di Marco Mengoni “Esseri umani”.

Il consigliere comunale delegato alla Cultura Maria Travaglini, a conclusione giornata celebrativa: “Scopo di questa giornata non è solo quella di raccontare, ma deve servire, attraverso un percorso di conoscenza e di educazione ad evitare che certe barbarie si possano ripetere. Giunga a tutti il nostro messaggio di libertà, rispetto reciproco, tolleranza e integrazione contro ogni nazionalismo”.

Presenti alla manifestazione il vicesindaco Eugenio Spadano e gli assessori Elisa Marinelli, Gianmarco Travaglini e Carla Esposito. Hanno partecipato le Associazione Combattentistiche e d’Arma del Vastese, l’Avis e la Croce Rossa Italiana.

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