“Il provvedimento della chiusura alle biciclette del centro storico ha delle falle enormi, ma l’opinione pubblica è a maggioranza favorevole, perché manca la cultura della mobilità sostenibile e vige un approccio autocentrico”. Marco Marra, referente Fiab Vasto, torna a parlare dei divieti imposti da una delibera di giunta che interdice alcune zone pedonali del centro storico alla circolazione di biciclette a pedalata assistita e monopattini, rinviando la regolamentazione ad una ordinanza dirigenziale.
L’occasione è l’incontro dal tema “Per una mobilità accessibile. Per una città inclusiva”, che si è tenuto nei giorni scorsi nella Casa del Popolo “La Conviviale” di corso Dante. Oltre a Marra, ex assessore ed esperto di mobilità urbana, c’erano anche alcuni rappresentanti del collettivo Ciclofficina popolare di Pescara.
“Penso che in città si pedali pochissimo rispetto ad altri contesti, a causa di una mentalità che non riusciamo a superare”, è il pensiero di Marra, “chi amministra non deve affidarsi solo al consenso, ma avere il coraggio di prendere determinati provvedimenti anche se impopolari. Le città e i centri storici sono imbruttiti dalla presenza delle auto, che oltre allo smog e all’inquinamento, impediscono ai bambini di giocare liberamente”.
Marra è poi tornano a puntare l’indice sulle bici a pedalata assistita “truccate”, così come aveva fatto all’indomani della delibera approvata dalla giunta, rivelando la presenza di “un negoziante” disponibile a modificare la bicicletta montando l’acceleratore.
“Quello che mi spaventa non è solo il commerciante, ma soprattutto il genitore che mette in mano ad un quattordicenne, per giunta senza casco, una bicicletta che può arrivare a 50 o 60 chilometri all’ora”.
Anna Bontempo (Il Centro)