“Il comunicato firmato da quattro delle cinque liste di maggioranza (non c’è tra esse la Lista di San Salvo liberale e popolare, composta dai consiglieri Alfonso Di Toro e Nicola Di Ninni) è un condensato di cattiveria ed arroganza. Non so chi ne è l’estensore materiale, ma sono certo che non possa essere (almeno lo spero) Tiziana Magnacca, perché quando si vince (come lei ha vinto) non si esprime simile arroganza. Anzi, avrebbe dovuto essere proprio la neo consigliera regionale, forte del suo risultato personale, a frenare l’impeto arrogante che ha mosso la mano di chi ha scritto il comunicato. Infatti, chi è davvero vincente (e si sente tale) non perde tempo a provocare gli avversari e a farsi ulteriori nemici, ma pensa a cosa fare per il bene del territorio.
Ma, poiché il mio ruolo politico è stato tirato in ballo da ben due comunicati stampa, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni. Voglio ricordare che la mia candidatura alle ultime comunali è emersa da una collegiale indicazione delle forze di centrosinistra che mi hanno dapprima indicato e poi sostenuto; sostegno che poi si è allargato ad amici provenienti dal centrodestra in aperto dissenso proprio con i modi arroganti di chi ne era a capo. Un metodo ed una coalizione che ci hanno portato a rappresentare quasi il 50% dei sansalvesi, con uno scarto di poco più di cento voti.
Se sarò io, in futuro, a dover ancora rappresentare l’alternativa alla destra locale lo decideranno le forze di centrosinistra e civiche a tempo debito, come pure se dovrò essere io ad impegnarmi in altre battaglie amministrative, politiche o elettorali. Allora, e solo allora, saprò valutare con disciplina ed onore le eventuali richieste che mi perverranno da tutta la coalizione. E lo farò come so fare e come ho sempre fatto: dialogando con tutti, senza smodate ambizioni personali e soprattutto senza ricattare e relazionarmi in modo pervasivo ed irriguardoso con le persone e con gli elettori. Il mio è uno stile democratico, che nasce da una cultura rispettosa delle persone, di tutte le persone: anche quelle avversarie.
Ovviamente il rispetto e la mitezza, l’educazione e gli stili sobri, non devono intendersi come rinunciatari.
Una cosa è certa: mai io e la mia coalizione rinunceremo a dire la nostra, a fare l’opposizione (se è questo è il ruolo che ci assegnano gli elettori) e sapremo rispondere, secondo le regole della democrazia e della legalità costituzionale, ad ogni inusitato attacco di arroganza di chicchessia e contro chiunque eventualmente messo in atto”.
Fabio Travaglini e le liste della coalizione