E’ bastata una normale pioggia – e non un nubifragio – per far allagare un tratto della riviera. Nonostante il raddoppio della rete delle acque bianche – opera pubblica che, a detta dell’amministrazione comunale, avrebbe dovuto risolvere l’annoso problema – la zona della Marina compresa tra l’Istituto di riabilitazione San Francesco D’Assisi e il lungomare Duca degli Abruzzi si presentava ieri mattina molto più simile ad una palude. Impossibile percorrerla a piedi senza stivaloni.
“E’ sempre la solita storia”, sbottano alcuni residenti, “basta un po’ di pioggia per creare allagamenti in quel tratto di lungomare. Ma è mai possibile che non si riesca a risolvere un problema che si trascina da anni?”.
Sembrava che la soluzione fosse legata ai lavori di realizzazione del raddoppio della rete delle acque bianche, finanziati con i fondi del Masterplan ottenuto dalla precedente giunta regionale guidata da Luciano D’Alfonso. L’intervento, pari a 850mila euro, è consistito la raccolta e il convogliamento delle acque bianche nella parte sud dell’abitato di Vasto Marina, per poi raggiungere il depuratore di Montenero di Bisaccia. La zona maggiormente interessata al progetto è proprio quella tra l’Istituto San Francesco e il lungomare Duca degli Abruzzi che si è allagata dopo la pioggia.
“In quel tratto l’acqua piovana non riesce a defluire”, spiega l’assessore ai servizi manutentivi Alessandro D’Elisa, “è un problema legato alle caditoie troppo strette. Abbiamo in programma la sistemazione dei marciapiedi. Sarà l’occasione anche per allargare le caditoie e consentire un maggior deflusso delle acque bianche”.
Quello degli allagamenti fa il paio con l’annosa questione di Fosso Marino, il canale che sfocia vicino al pontile e che nei giorni scorsi è stato al centro di un servizio di “Mi manda Rai3” andato in onda il 16 marzo. Ai microfoni del giornalista Alessio Aversa, giunto sul posto a Vasto Marina per documentare la situazione del canale che l’anno scorso è stato oggetto di ben tre divieti di balneazione, Stefano Taglioli (gruppo fratino) e Lino Salvatorelli (Arci). In collegamento telefonico il sindaco Francesco Menna. Dopo la trasmissione le associazioni sono tornate alla carica e, con una lettera aperta, hanno chiesto all’amministrazione comunale di rendere pubblici i risultati delle videoispezioni effettuate lo scorso anno dopo i fenomeni di inquinamento rilevati dalle analisi dell’Arta, l’agenzia regionale per l’ambiente. Di queste indagini eseguite da una ditta specializzata – la Solmas di Pescara – tramite un robot telecomandato non si è mai saputo nulla, nonostante un accesso agli atti effettuato da Italia Nostra del Vastese.
Anna Bontempo (Il Centro)