Vini, gastronomia, ospitalità, trekking, paesaggi da cartolina: così l’Abruzzo sta ridefinendo la sua immagine e la sua attrattiva. E punta con determinazione sul ‘Trabocco Spumante d’Abruzzo Doc’, le bollicine con il ‘mare dentro’. L’iniziativa è stata presentata durante la 56esima edizione del Vinitaly con eventi promozionali organizzati nel Padiglione 12 del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, che ha ospitato 50 cantine abruzzesi.
Il progetto è nato nel 2018: il marchio collettivo Trabocco (registrato nel 2020) mira a valorizzare gli spumanti prodotti con Metodo Italiano da uve autoctone quali Passerina, Pecorino, Trebbiano, Montonico, Cococciola e Montepulciano d’Abruzzo, caratterizzate da alta acidità e bassa gradazione, due qualità che donano eccellenti basi spumanti.
“Non puntiamo solo sui vini rossi – ha detto il Vice Presidente delegato all’agricoltura Emanuele Imprudente -. Abbiamo ampliato l’offerta dei nostri vini nel mercato, e lo Spumante d’Abruzzo è la principale novità”. “Le nostre uve sono naturalmente predisposte alla spumantizzazione – osserva Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio Vini d’Abruzzo – e vi è ormai l’esigenza di portare sui mercati un prodotto totalmente abruzzese, realizzato con i nostri vitigni, vinificato e imbottigliato in regione”.
Cresce in Abruzzo anche l’enoturismo: sono 70 le cantine operative rispetto alle 59 del 2023, la maggior parte presenti nelle Colline Teramane (20) e nelle Colline teatine (19), 44mila presenze nel 2023 (oltre l’80% per Cantine aperte, l’evento che si è tenuto a maggio).