A distanza di sette mesi dall’incidente costato la vita a tre operai, Giulio Romano, 56 anni , di Casalbordino, Fernando Di Nella 50, di Lanciano e Gianluca De Santis, 40 di Petacciato ( Campobasso), ieri mattina un primo gruppo di dipendenti della Esplodenti Sabino di Casalbordino è tornato in fabbrica Si tratta dei lavoratori addetti alla manutenzione del piazzale che dovranno ripulire l’area . Gli altri colleghi torneranno al lavoro solo dopo l’incontro con il prefetto in programma la prossima settimana nel corso del quale l’autorità prefettizia darà indicazioni e autorizzazioni .
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
“La prossima settimana – scrive la collega del Centro – è prevista una riunione delle rsu. I rappresentanti sindacali di fabbrica faranno il punto della situazione. I sindacati territoriali da parte loro , a breve apriranno un tavolo per la gestione delle nuove attività e l’approfondimento della vendita ad un nuovo gruppo. Si parla con insistenza di un gruppo tedesco interessato a rilevare la polveriera ma di ufficiale non c’è ancora nulla.
Quel che è certo sono tantissime le aziende internazionali che attendono con ansia la ripresa del lavoro a Casalbordino . Quello che accade a livello internazionale ha portato molti Paesi alla rimilitarizzazione. Se l’operazione di vendita della Esplodenti Sabino andrà in porto è ancora tutto da stabilire . Quel che è certa invece è la riconversione del sito di Casalbordino che sarà contestuale all’inaugurazione della nuova fabbrica realizzata in Valsinello, nel comune di Pollutri . L’insediamento di Pollutri dovrebbe chiamarsi “Innovative and Sustainable Plant for Batteriers Recycling”. A proporlo è stata Cobat Ecofactory srl, società costituita per l’occasione a Pollutri e con Gianluca Salvatore (presidente della Esplodenti Sabino) in veste di presidente del cda.”