Ha un’altezza di 23,50 metri e un diametro di 3,55 metri. Sono le caratteristiche del pioppo nero di piazza Rodi, uno dei tre alberi monumentali della città, la cui storia – intrigante e poco conosciuta – è stata raccontata ieri dal professor Luigi Murolo, ospite del Festival di primavera promosso dal Comune in collaborazione con il Consorzio Vivere Vasto Marina. Alla fine dell’intervento lo storico vastese ha scoperto una targa in legno raffigurante il pioppo nero con un QR code che collega ad un link dando la possibilità ai turisti di scoprire curiosità e aneddoti sul maestoso albero.
“Il pioppo, un esemplare di popolus nigra, venne messo a dimora il 1° maggio 1905 dal cavalier Alfonso Marchesani”, racconta Murolo, “in quell’anno venne realizzata una sorta di piazzetta compresa tra la chiesetta di Stella Maris e la grande aiuola che trovò il compimento viario, sempre nel 1905, con il tunnel realizzato al di sotto del tracciato ferroviario e con l’eliminazione del passaggio a livello. Da questo punto di vista il pioppo monumentale risulta essere segno ancora vivente dell’intervento progettuale che avrebbe raccordato il successivo insediamento architettonico deco con quello delle prime case ottocentesche dei pescatori. Questo albero non è solo un monumento naturale protetto, ma elemento identificativo della configurazione storico-urbana della Marina di Vasto”, conclude lo storico.
Prima dell’intervento del professor Murolo i bambini presenti nella piazzetta avevano partecipato al laboratorio di pittura con l’artista Cinzia Corti, la “signora dei sassi” e si erano divertiti con le performance del Mago Peppe. Il Festival di primavera continua con il suo ricco calendario fino al 5 maggio, ma vedrà il suo clou il 1° maggio con la maratona Diomedea – che ritorna dopo 31 anni di assenza – e con il concerto dei 99 Posse (ore 21, Vasto Marina).
Anna Bontempo (Il Centro)