Industria, Magnacca: “In Abruzzo si discute il futuro dell’Automotive”
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Il futuro dell’Automotive passa per l’Abruzzo. Per due giorni, il 9 e 10 maggio, il cento espositivo Foro Boario della Camera di commercio Chieti Pescara ospiterà l’Innovation Automotive Forum 2024, evento organizzato dal Polo Automotive in collaborazione con Regione Abruzzo e Camera di Commercio, con l’obiettivo di mettere al centro del dibattito politico ed economico un settore importante dell’economa nazionale e europea.
“L’idea forte che intendiamo trasmettere – ha detto l’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca – è di una Regione Abruzzo al centro dell’Europa, in grado recitare un ruolo principale nel settore dell’Automotive. Per farlo ci saranno interlocutori nazionale e europei che dibatteranno sul futuro dell’Automotive in vista delle sfide decisive legate alla transizione energetica e digitale. La posta in gioco è alta – ha aggiunto l’assessore – per questo l’Abruzzo vuole esserci e dire la sua, non dimenticando che il settore dell’Automotive è centrale nell’economia regionale. Non a caso, la programmazione europea del FESR guarda con attenzione all’innovazione favorendo processi di crescita legati alla ricerca per nuovi modelli produttivi e tecnologici”
. La sfida non riguarda solo il settore dell’auto, “ma soprattutto l’idea di un mercato manifatturiero italiano che deve ritrovare la propria dimensione, il proprio spazio di manovra che in Europa è stato sempre importante”.
L’Innovation Automotive Forum 2024 vedrà sul palco del Foro Boario, nella prima giornata di giovedì 9 maggio, i rappresentanti di Stellantis con il responsabile Pianificazione prodotto Europa, Daniele Chiari, il Consigliere delegato di Honda, Marcello Vinciguerra, e il direttore degli Affari legislativi de Comitato europeo delle Regioni, Thomas Wobben. Su fronte politico, l’apertura della giornata è affidata all’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, seguiranno, in chiusura, gli interventi del presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso