Sessantatrè segnalazioni nel periodo dal 1° agosto al 31 dicembre 2023, la maggior parte delle quali concentrate nel mese di agosto, per poi diminuire gradualmente. I miasmi olfattivi sono stati avvertiti dal personale del villaggio turistico La Grotta del Saraceno, a Vignola, tra novembre e dicembre. Non ci sono state invece segnalazioni nel primo trimestre 2024 (gennaio, febbraio e marzo). Sono i risultati contenuti nel report di Arta Abruzzo sul progetto Nose (Network for odour sensitivity) attivato in via sperimentale nell’area Vasto-San Salvo in seguito ai disagi dovuti alla presenza di molestie olfattive. Il sistema, che si basa su una centralina installata a Punta Penna e su una App a disposizione dei cittadini per segnalare i cattivi odori e la loro intensità, era stato presentato dal direttore scientifico dell’Agenzia regionale per l’ambiente, Massimo Giusti, nel corso di un incontro pubblico tenuto ad ottobre 2023 nell’aula consiliare di Vasto. Per l’Arta, che ha pubblicato i risultati del monitoraggio sul sito, è arrivato il momento di tirare le somme.
“Durante il periodo che va dal 1° agosto al 31 dicembre sono state effettuate dai cittadini dei comuni di Vasto, San Salvo e Cupello, 63 segnalazioni”, si legge nel report dell’Arta, “sono concentrate nel mese di agosto, per poi diminuire gradualmente fino ad arrivare all’8 novembre, giorno dell’ultima segnalazione verificata. Inoltre sono stati segnalati (non tramite App), miasmi olfattivi dal personale del villaggio turistico La Grotta del Saraceno, nei giorni 11,12, 18 e 19 novembre e il 26 dicembre. I cittadini hanno segnalato principalmente odori di “effluenti zootecnici e agricoli” con una percentuale pari al 95,2%. Odori di fognatura, idrocarburi e di altro tipo sono stati segnalati con una percentuale dell’ 1,6% ciascuno. Il 55,6% delle volte l’intensità di odore percepita è stata definita “molto forte”, nel 28,6% dei casi l’intensità è stata “forte” e nel 15,9% “distinguibile”. Nelle segnalazioni i cittadini hanno evidenziato malesseri legati a “difficoltà di respiro” (60,9%), “bruciore/irritazione alla gola” (14,1%, “mal di testa” (12,5%), “altro” (6,3%) “prurito/irritazione al naso” (4,7%). “bruciore/irritazione agli occhi” (1,6%)”.
Nel report relativo al primo trimestre 2024 viene invece evidenziata “l’assenza di segnalazioni da parte dei cittadini”, ma nei mesi di gennaio, febbraio e marzo è stato comunque effettuato un monitoraggio per rilevare “eventuali eventi emissivi con caratteristiche odorigene” e in questo caso l’Arta è giunto alla conclusione che “i dati rilevati dalla centralina mostrano che la concentrazione di inquinanti volatili totali si è mantenuta sempre piuttosto bassa e costante, collegando l’assenza di eventi emissivi significativi nella zona con l’assenza di segnalazioni dei cittadini”.
Trattandosi di un sistema che si basa sulle segnalazioni l’Agenzia regionale per l’ambiente invita i cittadini a scaricare la App “perché con il loro supporto è possibile promuovere azioni che portino alla identificazione dell’origine dei miasmi e con essa aiutare ad individuare chi li produce”.
La collaborazione dei cittadini, che assumono il ruolo strategico di “sensori attivi” è fondamentale.
Anna Bontempo (Il Centro)